Con l’entrata in vigore del decreto Omnibus (D.L. 95/2025), il Governo ha varato una serie di interventi trasversali a sostegno di diversi settori produttivi, tra cui quello agricolo, confermando l’attenzione crescente verso la filiera agroalimentare e il suo ruolo strategico per l’economia nazionale.
Le misure dedicate all’agricoltura – contenute principalmente nell’art. 15 del provvedimento – si concentrano su 3 assi fondamentali: innovazione tecnologica, sostegno alle filiere in crisi e semplificazione amministrativa. Un pacchetto di interventi che, pur nei limiti di una normativa d’urgenza, intende fornire risposte concrete e immediate a un comparto che continua ad affrontare sfide strutturali, climatiche e di mercato.
Innovazione in campo: 47 milioni per le tecnologie agricole – Tra le misure di maggiore impatto, spicca il rifinanziamento del Fondo per l’innovazione in agricoltura, al quale vengono destinati 47 milioni di euro per l’anno 2025. L’obiettivo è incentivare l’adozione di strumenti digitali e tecnologie avanzate nei processi produttivi, favorendo la transizione ecologica delle imprese agricole.
La misura si rivolge in particolare a quei progetti orientati:
– all’utilizzo di macchinari a basso impatto ambientale;
– all’adozione di sistemi di agricoltura di precisione;
– al miglioramento della gestione delle risorse idriche;
– e all’introduzione di varietà colturali più resistenti agli stress climatici.
Un intervento che si inserisce in un disegno più ampio di modernizzazione del comparto primario, spesso penalizzato da una minore digitalizzazione rispetto ad altri settori.
Filiera suinicola: risorse mirate contro le crisi sanitarie – Un altro capitolo rilevante del decreto riguarda il sostegno alla filiera suinicola, comparto che negli ultimi anni ha dovuto fronteggiare gravi difficoltà legate all’emergenza della Peste Suina Africana (PSA) e alle conseguenti restrizioni nei movimenti e nella commercializzazione dei prodotti.
Per rispondere a queste criticità, il D.L. Omnibus assegna 5 milioni di euro per il 2025 a un fondo specifico destinato a compensare le perdite economiche subite dagli operatori della filiera, in particolare nelle aree soggette a misure di contenimento sanitario. Il finanziamento potrà essere utilizzato sia per azioni di ristoro che per la messa in atto di piani di biosicurezza e rilancio produttivo.
Meno burocrazia, più accesso ai fondi – A completare il quadro, il decreto introduce semplificazioni procedurali per agevolare l’accesso delle imprese agricole alle misure di sostegno finanziario. In particolare, sono previste:
– deroghe a determinati obblighi documentali per domande relative a bandi pubblici;
– corsie preferenziali per l’istruttoria di richieste connesse a emergenze climatiche o sanitarie;
– maggiore coordinamento tra le amministrazioni coinvolte nella gestione dei fondi nazionali ed europei.
Un passo importante verso una Pubblica Amministrazione più vicina alle esigenze del settore, capace di rispondere con rapidità ed efficacia in un contesto economico sempre più esposto a eventi imprevisti.
Le misure agricole previste dal decreto Omnibus 2025 offrono risposte puntuali a bisogni concreti: investire nell’innovazione, sostenere le filiere più colpite e ridurre la complessità amministrativa. Pur trattandosi di interventi circoscritti, essi si inseriscono in una visione più ampia di rilancio e resilienza del comparto primario italiano.
In un momento in cui l’agricoltura si trova al centro di profonde trasformazioni, sia sul piano produttivo che ambientale, l’intervento normativo rappresenta un tassello utile per rafforzare competitività e sostenibilità. La sfida ora sarà garantire attuazione rapida, trasparente e accessibile delle misure previste, affinché le opportunità si traducano in benefici reali per le imprese agricole del Paese.
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