Fondazione Roma ha individuato nel fondo di venture capital Deep Blue Ventures, gestito dalla società Deep Ocean Capital SGR, il veicolo di investimento per le proprie attività nella space economy, deliberando un impegno iniziale pari a 2 milioni di euro.
In occasione del Simposio che si è tenuto nell’aprile dello scorso anno il presidente della Fondazione Roma Franco Parasassi aveva sottolineato l’importanza di valorizzare l’economia spaziale come leva strategica per investimenti ad alto impatto, proponendo l’idea di sostenere con capitale di rischio giovani startup del territorio romano e laziale. In quell’occasione, egli aveva lanciato un appello affinché altri attori si unissero alla Fondazione in questo percorso.
Deep Blue Ventures, con una dimensione target di 70 milioni di euro e ad oggi hard commitment per 59 milioni, si concentra su tre ambiti strategici: space economy, healthcare e key enabling technologies (KET). La scelta della Fondazione si focalizza esclusivamente sulla componente Space Economy, ritenuta strategica per lo sviluppo industriale nazionale e regionale. Il Fondo DBV si distingue infatti per la capacità di operare su tutto il ciclo della filiera spaziale, con particolare attenzione a:
• earth observation: analisi di immagini satellitari mediante AI;
• comunicazioni satellitari: soluzioni per la trasmissione di dati via satellite;
• in–space operations: manutenzione di satelliti in orbita;
• esplorazione spaziale: tecnologie per missioni lunari, marziane e interplanetarie.
Il fondo gode del supporto di investitori istituzionali di primo piano, tra cui EIF (European Investment Fund) e CDP Venture Capital SGR, nonché di investitori privati e family office italiani, è una realtà indipendente specializzata in venture capital per imprese deep tech. L’operazione ha il duplice obiettivo di indirizzare le risorse su imprese localizzate nel Lazio operanti nella space economy e diversificare su più verticali tecnologiche, riducendo il rischio legato alla singola iniziativa.
«Con questo investimento, Fondazione Roma intende rafforzare il proprio impegno verso un’innovazione che generi valore sul territorio. La Space Economy rappresenta un’opportunità strategica per il Paese e per il Lazio, e sostenere startup locali in questo ambito significa investire sul futuro industriale e tecnologico dell’Italia», ha dichiarato Renato Lattante, direttore generale di Fondazione Roma.
«Dopo un’ondata di innovazione tecnologica durata 10 anni – dichiara Domenico Nesci, amministratore delegato della sgr – siamo entrati in una fase successiva che sarà più profondamente orientata allo sviluppo di tecnologie breakthrough, ancora più dirompenti delle precedenti. In questo, il settore della Space Economy sta giocando un ruolo pivotale, così legato alle nuove frontiere e alle tematiche geo–strategiche. Per questo siamo felici di aver accolto l’investimento di Fondazione Roma nel nostro fondo Deep Blue Ventures, volto a dare una significativa spinta allo sviluppo dell’ecosistema romano e laziale dell’Aerospazio».
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