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“Basta concorrenza sleale, l’Europa protegga le sue imprese. Serve un nuovo patto economico con gli USA”


Caparini: “Basta concorrenza sleale, l’Europa protegga le sue imprese. Serve un nuovo patto economico con gli USA”

Milano, un’Europa più forte, equa e capace di difendere il proprio sistema produttivo. È questo l’appello lanciato oggi da Davide Caparini, presidente della Commissione Bilancio del Consiglio Regionale della Lombardia, durante la presentazione e approvazione di una risoluzione strategica rivolta alla Commissione Europea, approvata dal Consiglio Regionale.

Il testo votato dall’aula invita Bruxelles ad adottare misure efficaci contro la concorrenza sleale proveniente da Paesi come Cina e India, che esportano in Europa prodotti a basso costo realizzati in violazione di qualsiasi standard ambientale, sociale e di sicurezza.

“Le nostre imprese non possono più competere con chi sfrutta il lavoro minorile, inquina senza limiti e ignora ogni norma di qualità. È ora che l’Europa si schieri con chi rispetta le regole e condivide la nostra etica del lavoro”, ha affermato Caparini.

Dumping ambientale e sociale: una minaccia per il mercato unico

Il cuore della risoluzione è una richiesta precisa: rafforzare gli strumenti protezionistici europei per difendere l’economia del continente dai danni causati dal dumping ambientale e sociale. Secondo Caparini, è necessario un cambio di paradigma che metta al centro un modello economico basato su:

  • Sostenibilità ambientale
  • Tracciabilità delle filiere produttive
  • Innovazione responsabile

In gioco, sottolinea Caparini, non c’è solo la sopravvivenza delle imprese europee, ma anche il rispetto dei diritti fondamentali dei lavoratori e la salvaguardia dell’ambiente.

Verso un nuovo patto euroamericano: dazi zero e cooperazione strategica

Ma il messaggio non si rivolge solo all’interno dell’UE. Caparini rilancia infatti anche una visione di apertura strategica verso gli Stati Uniti, proponendo di riprendere il dialogo per un accordo di libero scambio tra le due sponde dell’Atlantico.

“Dobbiamo riaprire il confronto sulla proposta originaria della prima amministrazione Trump e cogliere il nuovo slancio offerto dal vicepresidente Vance, che al recente AI Action Summit di Monaco ha mostrato apertura a un’intesa economica strutturata con l’Europa.”

L’obiettivo: abbattere i dazi, eliminare barriere normative e tecniche, e costruire un mercato euroamericano integrato basato su valori condivisi come la libertà economica, la sicurezza strategica e l’innovazione industriale.

Una critica diretta alla dipendenza da Pechino

Non sono mancate, infine, le critiche di Caparini alla crescente dipendenza economica dell’Europa dalla Cina, che definisce senza mezzi termini una “tirannia” che sta condizionando sempre più pesantemente le scelte economiche e geopolitiche dell’Unione.

“L’Europa è oggi eterodiretta dalla tirannia cinese. Dobbiamo invertire questa rotta pericolosa, riformare in profondità l’Organizzazione Mondiale del Commercio e riportare al centro i pilastri dello sviluppo: produzione locale, lavoro qualificato e autosufficienza energetica.”

Una visione forte, quella di Caparini, che chiede all’Europa di scegliere: o restare ostaggio delle regole imposte da economie non democratiche, o tornare protagonista, con un progetto di crescita fondato su equità, autonomia e partnership strategiche.

Cosa chiede la Lombardia all’Europa

  • Misure efficaci contro la concorrenza sleale (Cina, India).
  • Rafforzamento degli strumenti anti-dumping.
  • Promozione di un modello economico etico e sostenibile.
  • Rilancio del dialogo transatlantico per un accordo di libero scambio con gli USA.
  • Riforma dell’OMC e riduzione della dipendenza dalla Cina.
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