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La Valposchiavo punta sul legno locale: presentata la mappatura della filiera 100% Valposchiavo


La Regione Bernina, in collaborazione con il Polo Poschiavo e altri attori locali, ha presentato i risultati della mappatura della filiera del legno nell’ambito del progetto “Legno 100% Valposchiavo”, sostenuto dall’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) nel quadro del Piano d’azione Legno. Lo studio rappresenta il primo passo verso la creazione di una filiera territoriale sostenibile, che valorizzi il legno locale dalla foresta al prodotto finito.

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Realizzata dall’ingegnere forestale Romano Costa, la mappatura ha permesso di analizzare i flussi del legname, i quantitativi disponibili, i principali attori coinvolti e il fabbisogno di competenze. Sono state contattate 23 imprese tra aziende forestali, imprese d’esbosco, falegnamerie e carpenterie, con un tasso di risposta del 74%. Le aziende che hanno risposto rappresentano oltre il 90% dell’occupazione nel settore legno in Valposchiavo e sono responsabili della trasformazione di oltre il 90% del legno effettivamente lavorato.

Un grande potenziale ancora poco valorizzato

Attualmente si stima che solo il 15–16% del legno trasformato in prodotti locali provenga effettivamente dai boschi della Valposchiavo e possa quindi fregiarsi del marchio “100% Valposchiavo” (circa 280 m³/anno tra il 2022 e il 2024). Tuttavia, il potenziale reale è ben superiore: fino a 900–1’000 m³ potrebbero essere trasformati localmente, a condizione di rafforzare la collaborazione nella filiera, investire in tecnologie adeguate e migliorare la logistica locale.

Anche sul fronte energetico, il contributo del legno locale è rilevante: circa 3’000 m³ all’anno vengono utilizzati per la produzione di energia, in particolare per l’impianto di teleriscaldamento di Santa Maria. A questo si aggiungono circa 100 m³ di scarti e perdite riutilizzabili per fini energetici in loco.

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Lo studio evidenzia che, mentre non vi è scarsità di falegnami con formazione di base, le imprese faticano a trovare profili professionali con competenze avanzate, in particolare legate alla digitalizzazione e all’automazione. Sono ricercati tecnici del legno HF, capi progetto, operatori CNC e maestri falegnami in grado di gestire macchinari complessi e sviluppare nuovi prodotti. Questa carenza rappresenta un ostacolo per la valorizzazione della materia prima e per l’innovazione della filiera.

Una filiera locale come leva di sviluppo

“Legno 100% Valposchiavo” intende creare un modello replicabile di filiera corta, basato sulla collaborazione tra attori pubblici e privati, sull’impegno reciproco e su una forte valorizzazione territoriale.

Il progetto prevede inoltre la creazione di prototipi (semilavorati e prodotti iconici) sviluppati attraverso un programma formativo modulare (48 ore), in collaborazione con la Scuola Professionale di Poschiavo, con focus su sostenibilità, utilizzo delle essenze locali, design e marketing.

L’obiettivo finale è quello di stimolare una nuova cultura del legno e rilanciare un settore con forti potenzialità occupazionali e identitarie.



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