La tua casa dei sogni ti aspetta

partecipa alle aste immobiliari!

 

Le aziende americane in Cina bloccano nuovi investimenti a causa dei dazi | economia cinese


Un numero record di aziende statunitensi in Cina ha sospeso i nuovi investimenti, per via dei dazi e delle tensioni tra America e Cina. Tra i problemi figurano i rigidi controlli normativi del Partito comunista cinese, come restrizioni all’export, sanzioni e screening degli investimenti, le politiche industriali cinesi che favoriscono le aziende locali, il rallentamento dell’economia cinese e la scarsa domanda interna, oltre alla sovracapacità industriale che colpisce molti settori.

Opportunità unica

partecipa alle aste immobiliari.

 

Secondo il sondaggio annuale del Consiglio Affari Usa-Cina, il 52% delle aziende americane in Cina non ha in programma di investirvi per quest’anno, rispetto al 20% del 2024. Kyle Sullivan, vicepresidente del Consiglio Affari Usa-Cina ha infatti definito il 52% «un massimo storico». Il 34% delle aziende ha dichiarato di aver ridotto o interrotto gli investimenti pianificati nell’ultimo anno, rispetto al 26% del 2024.
La percentuale di aziende che hanno registrato dei profitti in Cina è rimasta stabile negli ultimi tre anni, con l’82% che ha riportato utili nel 2024, ma solo il 25% di queste aziende prevede margini di profitto migliori in futuro. Il pessimismo sul mercato cinese da qui a cinque anni rimane al 29%: un livello record già raggiunto nel 2024. «Le imprese in Cina sono meno redditizie rispetto al passato e i rischi, inclusi quelli reputazionali, regolamentari e politici,aumentano sempre di più», ha affermato Sean Stein, presidente del Consiglio Affari.

Il sondaggio, condotto su 130 aziende – di cui il 43% ha riportato ricavi in Cina superiori a 850 milioni di euro – si è svolto nel pieno della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. Motivo per cui l’88% delle aziende ha dichiarato di essere stato influenzato dalle tensioni geopolitiche tra i due Paesi.
Oltre due terzi delle aziende hanno riferito di aver accusato un duro colpo dai dazi, mentre le altre hanno indicato di essere state influenzate dai controlli sulle esportazioni e le sanzioni.
La percentuale di aziende che invece sono rimaste “illese” dai dazi è scesa dal 44% al 41%, mentre il 17% si è detto incerto, rispetto al 13% del 2024. Questi dati suggerirebbero che l’impatto dei controlli sulle esportazioni si sta estendendo oltre l’industria dei semiconduttori. Ma quasi tutte le aziende (88%) hanno espresso forte preoccupazione per la sempre più incerta economia cinese.

Circa tre quarti delle aziende (74%) hanno denunciato problemi legati alla scarsa domanda interna in Cina e alla sovraccapacità produttiva, che ha colpito soprattutto i settori industriali di base, come acciaio e materiali grezzi, ma si è estesa anche a beni di consumo e sanità. L’80% delle aziende ha dichiarato di sapere o sospettare che i concorrenti cinesi ricevano vantaggi dal governo, tra cui finanziamenti agevolati, sgravi fiscali, priorità nei contratti pubblici, semplificazioni per licenze e approvazioni oltre ai costi ridotti per terreni ed energia.
Le società americane attive in Cina hanno riportato anche un lieve miglioramento nella protezione della proprietà intellettuale: il 52% ha affermato che l’ambiente è rimasto invariato, mentre il 36% ha notato un certo progresso. Le altre hanno dichiarato di aver subito pressioni per rivelare o trasferire la propria proprietà intellettuale a Pechino per ottenere accesso al mercato. L’82% delle aziende intervistate opera in Cina da oltre 20 anni e il 91% ha sottolineato che le operazioni in Cina rimangono fondamentali per la loro competitività mondiale.



Richiedi prestito online

Procedura celere

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi