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«La Regione aiuti il manifatturiero»


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MACERATA In campo la nuova squadra che guiderà Confindustria Macerata nei prossimi quattro anni. Con il presidente Marco Ragni (Fatar spa) quattro vicepresidenti che sono Alessio Castricini (Centro accessori spa), Nicola Coropulis (Poltrona Frau spa), Giovanni Faggiolati (Faggiolati Pumps spa) e Bruno Tanoni (Fbt elettronica spa), formata anche dal presidente della piccola industria Federico Maccari (Entroterra società cooperativa), poi il presidente dei giovani imprenditori Massimiliano Balducci (Cbf Balducci spa), il presidente dell’Ance Enrico Crucianelli (Crucianelli RestEdile) e il past president Sauro Grimaldi (Grimaldi Costruzioni).

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La presentazione

Ieri la presentazione del gruppo nella storica sede associativa di via Weiden. Il presidente Marco Ragni firma un appello: «La politica industriale della Regione deve mettere al centro il sostegno alle imprese manifatturiere. La Regione ha espresso delle politiche, ha attuato gli indirizzi. La presenza dell’industria manifatturiera è stata data per scontata, un valore del territorio già presente: ci aspettiamo che l’impresa torni a ricoprire il ruolo centrale nel tessuto economico, punto di riferimento per determinare le politiche industriali. I bandi ci sono stati, vogliamo incidere sui tavoli regionali e nazionali per definire le politiche industriali».

Ragni ha argomentato la sua riflessione: «Un compito che intendo svolgere con responsabilità e senso di servizio. Stiamo attraversando una fase complessa, le guerre hanno terremotato le economie di molti mercati e i dazi, per ora presunti, rischiano di abbattersi in maniera importante sulle imprese maceratesi e sul loro export. Dazi al 30% metterebbero a rischio tutti i settori, dal settore moda alla meccanica, all’agroalimentare. C’è poi un quadro normativo sempre più complesso che si scarica sulle nostre imprese. Il compito dell’associazione è anche quello di sostenere le nostre aziende per affrontare il cambiamento».

La riflessione

La riflessione di Ragni tocca un altro aspetto: «Confindustria deve far sentire la sua voce alle amministrazioni per quello che riguarda il carico sociale trasferito dallo Stato alle imprese. Le nostre aziende fanno impresa con uno zaino che le appesantisce, è ora che qualcuno alleggerisca il carico che abbiamo in spalla. Vogliamo fare sicuramente politiche di welfare, formazione per i dipendenti ma non possiamo sostituirci allo Stato. Vogliamo costruire un piano di comunicazione che coinvolga le forze sociali, le scuole, le altre associazioni per rafforzare l’immagine delle imprese sul territorio. Vogliamo far conoscere anche alle istituzioni i valori che le nostre imprese, motore del benessere del territorio, esprimono a livello mondiale».

L’Ad di Poltrona Frau Nicola Coropulis ha aggiunto: «Sono onorato di far parte di una squadra che ha un programma ampio e ricco di interventi, anche realizzarli in parte sarebbe un grande successo. Attualmente il nostro è un territorio che rischia di essere fortemente condizionato dall’introduzione dei dazi in America, cercheremo di dare un contributo per sostenere il presidente nella realizzazione del programma di mandato».

L’impegno

Giovanni Faggiolati, dal camìnto suo, ha commentato: «Mi fa piacere che questa squadra abbia avuto l’unanimità dei consensi dei soci di Confindustria. Non c’è solo il problema delle guerre e dei dazi, già enorme, c’è anche la questione del costo energetico che penalizza di molto le nostre imprese» . Bruno Tanoni, Fbt, ha concluso: «L’internazionalizzazione fa parte della nostra vita, lo abbiamo fatto sempre. Nei momenti di criticità l’errore da non fare è quello di rimanere statici». Enrico Crucianelli di Ance ha offerto il suo puto di vista: « Il nostro settore ha un mercato del tutto locale, le nostre aziende negli ultimi anni hanno fatto registrare notevoli incrementi come volumi d’affari e andamento occupazionale».





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