Zaino in spalla, scarpe comode ai piedi, sguardo rivolto all’orizzonte. Si è concluso con una vista sul mare di Trieste il primo anno di Strade Maestre, la scuola che ha trasformato l’Italia in un’aula a cielo aperto. Un anno scolastico lungo 1300 chilometri, 99 tappe e 240 giorni, da settembre a giugno in cammino, attraversando 12 Regioni del Paese. Partito il 16 settembre 2024 da Orvieto, il gruppo composto da otto giovani iscritti agli ultimi tre anni delle scuole superiori – Anna, Ariele, Aron, Edoardo, Gioele, Lisa, Lolevia e Neri, provenienti da ogni parte d’Italia, una ragazza dall’Australia – ha attraversato l’Umbria e il Lazio, ha preso un traghetto per la Sicilia, ed è risalito lungo lo stivale.
A guidare ragazze e ragazzi, un team di “guide-insegnanti” formato da docenti, guide escursionistiche ambientali ed educatori – Roberta Cortella, Marco Saverio Loperfido e Marcello Paolocci – che insieme a Niccolò Gori Sassoli ed Emilio Ruffolo hanno ideato il percorso educativo per trasformare il paesaggio italiano in un’aula a cielo aperto. Realizzata dalla cooperativa sociale CamminaMenti, la scuola ha alternato giornate di cammino a periodi residenziali, incontri con comunità locali, laboratori, spettacoli, visite a imprese e musei. Tutto all’insegna della lentezza, della meraviglia e della sostenibilità.
“Strade Maestre ci ha insegnato le materie scolastiche, certo, ma soprattutto ci ha formato alla vita – racconta Gioele, uno dei partecipanti – Abbiamo imparato a leggere una carta geografica, a camminare insieme, a gestire i conflitti senza fuggire, a dar voce alle nostre storie. In un’epoca dominata dalla virtualizzazione del sapere abbiamo riscoperto il valore dell’esperienza sul campo”.
Il progetto è molto più di una proposta educativa: è una visione culturale e sociale. Un esempio riuscito di apprendimento attivo, capace di coniugare scuola, ambiente e cittadinanza attiva. L’obiettivo è costruire una comunità professionale in cui si intreccino insegnamento, escursionismo, inclusione sociale, educazione ambientale e innovazione didattica, senza perdere di vista i programmi del Ministero dell’Istruzione. “Il programma di studio che ogni partecipante svolge in base all’anno e all’indirizzo della scuola di provenienza si integra con le attività didattiche trasversali proposte dalle guide-insegnanti, che nascono dall’incontro con i territori attraversati, dagli interessi dei partecipanti e dagli accadimenti del viaggio” – spiega Niccolò Gori Sassoli, coordinatore operativo per CamminaMenti, già responsabile delle relazioni con i media nell’ASviS.
E così la geologia si studia camminando sulle pendici dell’Etna, o tra le fumarole dei Campi Flegrei, mentre la chimica e l’ambiente si esplorano nei boschi appenninici o dentro stabilimenti industriali. La storia prende corpo nei luoghi dove è accaduta: dalla casa di Dante a Firenze al Rubicone attraversato come Cesare, fino alle Alpi valicate come Annibale. Le famose competenze trasversali si acquisiscono condividendo le gioie e le difficoltà del viaggio zaino in spalla.
Tra i principali sostenitori del progetto ci sono il Club alpino italiano, l’Aigae (Associazione italiana guide ambientali escursionistiche) e Generas Foundation, oltre a una rete di numerose realtà associative, alcune delle quali fanno parte anche dell’ASviS, che collabora al progetto. Oltre 50 le persone, insieme alle guide-insegnanti, che si sono unite al gruppo lungo il cammino, realizzando incontri, laboratori e momenti di riflessione.
Sul sito di Strade Maestre è disponibile un essenziale diario che racconta, giorno per giorno, l’edizione appena conclusa. Finito l’anno scolastico, in questo periodo, mentre alcune delle studentesse e degli studenti coinvolti hanno già fatto gli esami per rientrare o concludere il proprio percorso e altri si preparano per farlo a settembre, si lavora sul prossimo anno, e non solo. A Bologna, il 22 giugno, si è svolto il primo incontro in presenza della classe che partirà per il prossimo anno scolastico. Le giovani e i giovani in partenza sono quasi il doppio dello scorso anno. L’avventura inizierà dal Valico del Gran San Bernardo il 15 settembre e, nel primo trimestre, passerà da Val D’Aosta, Piemonte, Liguria e Sardegna. Tra gennaio e giugno 2026, la carovana seguirà per alcune tratte il percorso seguito nel 2024-25. La cooperativa CamminaMenti sta inoltre progettando altri formati di educazione itinerante. “L’interesse suscitato da questo primo anno e le numerose sollecitazioni ricevute ci inducono a promuovere l’approccio di Strade Maestre con diversi destinatari, dal mondo dell’istruzione pubblica a quello dell’orientamento delle giovani e dei giovani. Nel prossimo futuro – conclude Gori Sassoli – dovremmo far partire nuovi progetti per rendere la pratica dell’educazione in cammino sempre più diffusa e accessibile, arrivare a un riconoscimento anche formale delle esperienze, costruire una comunità di guide-insegnanti, generando un ritorno sociale, economico e culturale per le persone, le organizzazioni e i territori coinvolti nei viaggi”.
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