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Savona chiede il trasferimento del carcere Sant’Agostino per un hub di innovazione culturale


facciata Palazzo del Comune di Savona

Il Comune di Savona ha formalmente richiesto al Demanio l’avvio della procedura per il trasferimento dell’ex carcere Sant’Agostino. La decisione, approvata dalla Giunta comunale, rientra nell’ambito del Federalismo Demaniale Culturale, che consente agli enti locali di acquisire beni statali non utilizzati per progetti di valorizzazione culturale.

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L’istanza segue un percorso di dialogo avviato da tempo tra l’Amministrazione comunale e l’Agenzia del Demanio, con l’obiettivo di definire strategie condivise per il riutilizzo del complesso. Grazie anche a un accordo che ha permesso l’uso temporaneo della struttura, sono già state realizzate iniziative culturali come il Festival Diffuso di Arte Contemporanea Connexxion e l’evento “Ora d’aria: riflessioni sulla giustizia e detenzione”, organizzato in collaborazione con l’associazione Libera.

L’ex carcere è incluso nel progetto di Savona Capitale Italiana della Cultura 2027, dove è individuato come uno dei nove “luoghi della cultura”. In questa veste, è prevista la trasformazione dell’edificio in un incubatore di innovazione, con un’attenzione particolare alle digital humanities e alle imprese creative. Tale spazio dovrebbe diventare un punto di riferimento per le attività economiche e lavorative del territorio.

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Il Comune ha avviato collaborazioni con enti e associazioni per sviluppare una proposta che preveda la creazione di un ambiente destinato a giovani creativi, start-up, artigiani digitali e imprese, favorendo lo scambio di servizi, la condivisione di idee e la progettazione collettiva. L’ex carcere sarà quindi uno spazio aperto alla comunità, dedicato a professionisti e operatori nei settori della creatività e dell’innovazione, non solo digitale.

Questa iniziativa si inserisce in un contesto più ampio che comprende altri progetti come “Cantiere città”, promosso dal Ministero della Cultura, che supporta le città finaliste per il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2027 nella realizzazione delle rispettive progettualità.

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In merito alla delibera, gli assessori Nicoletta Negro e Ilaria Becco hanno sottolineato che con questo passaggio si dà avvio a un percorso concreto per restituire alla collettività un edificio di rilievo storico e simbolico. Hanno inoltre evidenziato come il progetto si integra con le strategie finanziate dal FESR, che prevedono anche la riqualificazione della collina del Monticello e delle vie limitrofe recentemente rese pedonali, come via Rossello e via Mistrangelo. L’obiettivo è quello di trasformare l’ex carcere in un luogo che favorisca la cultura, l’innovazione e l’inclusione, diventando “un punto di riferimento delle imprese, del lavoro e, in generale, dell’economia di tutto il territorio”, promuovendo un dialogo con il tessuto urbano e sociale della città.





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