Il 12 novembre 2024 la sottosegretaria di Stato per l’economia e le finanze, Sandra Savino, ha risposto in commissione Finanze della Camera a un’interrogazione del M5S circa l’inclusione delle « forniture a piè d’opera » nel calcolo del limite del 30 per cento previsto in materia di cessione del credito e di sconto in fattura in relazione ai bonus edilizi.
La rappresentante del MEF ha affermato che sono incluse ordinariamente nella nozione di Stato Avanzamento Lavori (SAL) solo le prestazioni effettivamente realizzate in cantiere, e non rientrano le forniture a piè d’opera (LEGGI TUTTO).
Calcolo dei piè d’opera nei SAL: il Governo accoglie un odg
Ieri 23 luglio 2025 è comparsa la notizia dell’accoglimento, da parte del Governo, di un ordine del giorno (al decreto fiscale) presentato dalla deputata Erica Mazzetti (Forza Italia) per calcolare i piè d’opera nei SAL.
“Il raggiungimento delle soglie di legge dello stato di avanzamento lavori (SAL), indispensabile per accedere al credito d’imposta, allo sconto in fattura e alla cessione, in particolare per gli interventi relativi al Superbonus edilizio, è stato oggetto nei mesi scorsi di un’interpretazione particolarmente restrittiva, secondo la quale il SAL deve rappresentare solo i lavori effettivamente eseguiti, mentre l’inserimento nel SAL di beni consegnati in cantiere e impiegati successivamente (c.d. “piè d’opera”), precedentemente ammesso, è stato considerato illegittima fruizione, se utilizzato per superare le soglie di legge”, spiega Mazzetti in un comunicato.
“Dal novembre scorso sono in corso azioni di recupero di Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate sui SAL non correttamente calcolati, maggiorate di sanzioni e interessi. Larga parte delle famiglie e delle imprese, soprattutto pmi, non ha risorse sufficienti per affrontare un procedimento tributario, nonostante sussistano fondate possibilità di uscirne vincitori: per accedervi infatti occorre versare una quota significativa delle somme richieste”, ricorda la responsabile nazionale del dipartimento lavori pubblici di FI.
“Alla luce di tutto ciò e considerata la assoluta buona fede di coloro che, fidando nel parere degli specialisti (Sole 24 Ore, Ordine degli ingegneri) hanno calcolato i piè d’opera nei SAL, con il mio ordine del giorno ho impegnato il Governo a risolvere questo problema secondo criteri uniformi su tutto il territorio nazionale, prevedendo una applicazione non retroattiva della nuova impostazione degli Uffici fiscali.
Abbiamo quindi fornito alle famiglie e alle imprese, in particolare quelle gettate nello sconforto da richieste di restituzione fino al 250% delle somme agevolate, un primo strumento per controbattere a pretese che Forza Italia ritiene arbitrarie sia nel merito (per quanto sopra esposto), che nel metodo, in quanto applicate in forma retroattiva, in violazione dello Statuto del contribuente.
Nel ringraziare il Governo per la sensibilità dimostrata, nei prossimi mesi vigileremo che quanto approvato venga effettivamente attuato dagli Uffici fiscali”, conclude l’On. Mazzetti.
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