In Valle d’Aosta sono in corso importanti interventi di modernizzazione grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e del Piano Nazionale Complementare, che hanno portato sul territorio ben 575 milioni di euro. Queste risorse stanno finanziando 1.171 progetti, da completare entro il 2026. A oggi, secondo i dati aggiornati ai primi quattro mesi del 2025, il 39,3% degli interventi è stato concluso, mentre il restante 60,6% è in fase di sviluppo. Una delle aree più attive è quella legata alla trasformazione digitale della pubblica amministrazione, con 584 iniziative – che rappresentano circa la metà dei progetti totali – per un valore complessivo di 28,2 milioni di euro. Di queste, il 57,5% è già stato portato a termine, mentre il restante 42,5% è in fase di avanzamento.
L’assessore regionale Luciano Caveri ha sottolineato come questi fondi straordinari si siano aggiunti in maniera inaspettata a quelli già previsti a livello regionale e comunitario, consentendo in poco più di due anni di avviare numerose iniziative rilevanti. Il modello valdostano – basato sulla collaborazione tra un dipartimento regionale e INVA, la società pubblica per l’innovazione – viene considerato un esempio di efficienza anche da altre regioni italiane.
Uno dei progetti centrali riguarda la digitalizzazione dei servizi pubblici. È stata avviata la realizzazione di una piattaforma unica che permetterà a cittadini e imprese di gestire tutte le pratiche amministrative online, monitorarne lo stato di avanzamento e ricevere notifiche e comunicazioni. Parallelamente, si stanno sperimentando soluzioni basate sull’intelligenza artificiale: chatbot per fornire assistenza ai turisti o aiutare gli uffici nella redazione di atti amministrativi, oltre a strumenti per automatizzare la gestione dei progetti pubblici. Tra le iniziative digitali spicca anche la costruzione di un portale open data regionale, che renderà facilmente accessibili e riutilizzabili le informazioni pubbliche da parte di cittadini, professionisti e imprese. Questo sistema sarà allineato agli standard nazionali (come quelli del portale dati.gov.it) e consentirà, ad esempio, a uno sviluppatore di creare un’app sfruttando i dati turistici regionali, oppure a un’azienda di condurre analisi di mercato utilizzando statistiche demografiche aggiornate.
Un’altra innovazione è il cosiddetto “gemello digitale” degli edifici pubblici: una ricostruzione tridimensionale che raccoglie dati urbanistici, catastali ed energetici, utile per migliorare la manutenzione e semplificare le procedure autorizzative. Inoltre, sarà potenziato il Sistema delle conoscenze territoriali, per rendere mappe, immagini satellitari e dati geospaziali facilmente consultabili anche da chi non ha competenze tecniche.
Per supportare la pubblica amministrazione nella gestione dei progetti complessi, è stata attivata la “Task Force 1.000 esperti”, grazie alla quale la Regione ha potuto selezionare e impiegare 14 professionisti qualificati in ambiti come edilizia, urbanistica, ambiente, rifiuti, fonti rinnovabili e appalti pubblici. L’obiettivo è accelerare le procedure e ridurre i costi e i tempi per cittadini e imprese.
Un altro fronte importante è quello del contrasto al divario digitale. Sono stati aperti 8 sportelli di facilitazione digitale, dove operatori specializzati offrono gratuitamente assistenza alle persone – in particolare anziani e donne – nell’uso di strumenti digitali come SPID, il Fascicolo sanitario elettronico, l’App IO e il sistema di pagamenti PagoPA. Oltre 3.200 cittadini hanno già usufruito del servizio, che verrà rifinanziato, vista la grande partecipazione e i risultati ottenuti.
La Regione ha anche investito nella sicurezza informatica, tema sempre più critico. A seguito di vari attacchi hacker, anche contro il sito dell’amministrazione regionale, è stato creato il Csirt-Vda, una squadra specializzata nella gestione e prevenzione degli incidenti digitali. A supporto, sono stati organizzati corsi e workshop sul tema della “cyber awareness”, che hanno coinvolto circa 4.500 dipendenti di sette enti pubblici, tra cui Regione, Inva, USL, Università della Valle d’Aosta, il Comune di Aosta e alcune unioni di comuni. Queste attività hanno affiancato un progetto specifico di analisi e rafforzamento della resilienza informatica dei sistemi pubblici.
Il sito istituzionale della Regione sarà completamente rinnovato grazie al progetto “Vda Web”, finanziato con fondi europei (FESR) per un totale di 1,8 milioni di euro. È già stata approvata la nuova homepage e, entro ottobre, verrà definito un piano redazionale con tutti i contenuti da inserire. Come ha ricordato il dirigente Roberto Gens, un sito web efficace non dipende solo dalla tecnologia, ma anche dalla qualità dei contenuti e dalla struttura organizzativa che li gestisce.
Tra le innovazioni più recenti c’è anche il lancio della piattaforma “Vda Pay”, che consente ai cittadini di effettuare pagamenti online in modo semplice, integrandosi con il sistema PagoPA. Nei primi giorni di utilizzo sono già stati effettuati circa 7.000 pagamenti. È inoltre in corso un progetto per digitalizzare lo sportello unico degli enti locali, con l’obiettivo di semplificare l’interazione tra pubbliche amministrazioni e cittadini. Sempre sul fronte infrastrutturale, sono stati avviati due progetti finanziati dal FESR per rafforzare il datacenter regionale: uno da 1,5 milioni di euro per potenziare la capacità di calcolo e l’elaborazione dei dati, e un altro da 2,4 milioni per migliorarne la sicurezza.
Infine, la Regione sta partecipando alla creazione della Piattaforma Digitale Nazionale dei Dati, non come un semplice archivio, ma come una rete che collega tra loro le pubbliche amministrazioni a livello nazionale, migliorando il flusso delle informazioni e l’efficienza dell’intero sistema. Tutti questi interventi confermano la volontà della Valle d’Aosta di diventare una delle regioni più moderne e digitalmente avanzate d’Italia, grazie a una strategia chiara, una gestione efficace delle risorse e un modello organizzativo apprezzato anche fuori dai confini regionali.
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