Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Patente a punti in edilizia, Confartigianato segue le imprese con un apposito sportello


 

Opportunità uniche acquisto in asta

 ribassi fino al 70%

 

Saranno anche calendarizzati nuovi corsi di formazione.

Punti in più per le imprese meritevoli e punti in meno per chi commette violazioni: è questo il funzionamento di base della patente a punti in edilizia. Dallo scorso 10 luglio è attivo il portale telematico dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro per la gestione della patente a crediti in edilizia, lo strumento introdotto dal legislatore con l’intenzione di garantire maggiore sicurezza nei cantieri e trasparenza nei confronti della committenza.

Confartigianato Edilizia, anche alla luce del tragico incidente avvenuto a Napoli, ricorda che tutte le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri mobili o temporanei devono esserne in possesso e registrarsi al portale, come previsto dal DL n.136/2024 entrato in vigore lo scorso ottobre. Ogni impresa registrata parte con una dotazione di 30 crediti, che diminuiscono in caso di violazioni in materia di sicurezza e aumentano grazie a specifici requisiti.

I crediti aggiuntivi vengono gestiti in due modalità: da un lato, gli anni di anzianità aziendale consentono il riconoscimento automatico da 3 a 10 crediti; dall’altro, ulteriori crediti possono essere richiesti in presenza di elementi qualificanti, come il possesso di certificazioni, la qualifica di mastro formatore artigiano o la frequenza di corsi di formazione.

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Per aiutare le imprese dell’area Costruzioni e dell’intero comparto Casa ad essere in regola e a gestire con tranquillità i nuovi obblighi, Confartigianato della Spezia ha attivato un servizio completo: «Lo abbiamo introdotto con tempestività subito dopo l’entrata in vigore del decreto legislativo – spiega Alessio Caldassi, Presidente Edili Confartigianato – e ad oggi ha già aiutato centinaia di aziende artigiane ad ottenere la patente a crediti. Fornisce, infatti, un supporto personalizzato in merito alla documentazione, alla registrazione al portale, fino alla formazione sulla sicurezza. A settembre organizzeremo anche un seminario con indicazioni pratiche su come evitare la perdita di crediti e mantenere l’operatività».

«Al di là dell’aspetto burocratico, che indubbiamente ha un suo impatto – aggiunge il Responsabile sicurezza e ambiente Enrico Taponecco – noi vogliamo però cogliere il lato positivo di questo strumento: promuove la qualità, la sicurezza e valorizza le imprese che lavorano con professionalità, capaci di distinguersi da quelle nate sull’onda dei bonus edilizi, che oggi, ridimensionate le agevolazioni, faticano a rimanere sul mercato».

Confartigianato della Spezia, inoltre, è già pronta a calendarizzare nuovi corsi di formazione che consentiranno alle imprese di migliorare il proprio punteggio – fino a un massimo di 100 crediti – e rafforzare la cultura della prevenzione nei cantieri.

Per informazioni o richiedere consulenza: Servizio Patente a Crediti (tel. 0187286632 – e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

Il comparto costruzioni, che in provincia della Spezia conta oltre 1000 artigiani, continua a reggere, tuttavia si sta trasformando. «C’è molta più attenzione al recupero del patrimonio edilizio esistente – sottolinea il presidente Caldassi – alla Spezia vediamo un buon equilibrio tra ristrutturazioni e nuove edificazioni, con attenzione a risparmio energetico, qualità dei materiali, domotica, eco-vernici, abbattimento delle barriere architettoniche. Anche il muratore tradizionale oggi è formato sulle nuove tecnologie. E i clienti sono più consapevoli ed esigenti».

Due i nodi critici principali. Il primo riguarda la carenza di manodopera qualificata: «Manca il ricambio generazionale, e abbiamo assistito alla chiusura di alcune imprese storiche». Il secondo è la crescita delle imprese gestite da stranieri: «Circa il 13-14% delle aziende del comparto costruzioni è guidato da persone nate all’estero. La percentuale aumenta se si considerano anche impiantisti e altre imprese del comparto Casa. La diversità, se ben gestita, è una risorsa: molti di questi imprenditori hanno competenze già acquisite nei Paesi d’origine. Chi è improvvisato, invece, viene escluso dal mercato».





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