A Forlì la riqualificazione di un luogo storico ha portato alla nascita di un centro di innovazione, cultura e inclusione digitale, aperto a tutta la cittadinanza e con percorsi trasversali e multidisciplinari, dalle attività per bambini e ragazzi al supporto alle imprese.
Si tratta del Laboratorio Aperto della città, inaugurato nel dicembre 2023 all’interno dell’Ex Asilo Santarelli, uno storico edificio in stile razionalista degli Anni ’30, rimasto inutilizzato per più di 10 anni dopo la sua chiusura come scuola.
A parlarci della natura e delle attività dei Laboratori Aperti è stato Marco Mulana, innovation officer del Laboratorio Aperto di Forlì: “I Laboratori Aperti sono spazi pubblici nati nell’ambito del Programma Operativo Regionale FESR dell’Emilia-Romagna. Ogni laboratorio è unico e riflette le specificità del territorio in cui si trova, ma tutti condividono una missione comune: favorire la partecipazione attiva della cittadinanza, sostenere l’innovazione sociale e culturale, accompagnare le imprese e i giovani nei processi di trasformazione digitale.”
“Nello specifico il Laboratorio Aperto di Forlì – continua Mulana – è gestito da Open Lab srl e ospita e promuove attività diversificate che spaziano dalla divulgazione scientifica alla formazione imprenditoriale, con un forte orientamento all’innovation culture e all’experiential learning.”
Da quando l’ex asilo ha aperto i suoi locali al Laboratorio Aperto, sono stati già diversi gli eventi organizzati e ospitati: “In questi anni abbiamo organizzato eventi su tecnologie, intelligenza artificiale e sostenibilità, percorsi educativi per bambini e ragazzi basati su metodologie edutech e learning by doing – in collaborazione con Maker Dojo -, mostre immersive e interattive, e cicli di incontri su temi come il motorsport, la transizione ecologica e la trasformazione digitale. Uno degli esempi più rilevanti è senz’altro lo Start Up Creation Lab, un programma intensivo volto a sviluppare competenze in ambito entrepreneurship e business innovation.”
Ma il Laboratorio Aperto di Forlì è anche un luogo in cui scuole, imprese, associazioni e cittadini possono incontrarsi e collaborare. La sede forlivese, infatti, mette a disposizione diverse sale disponibili in affitto per eventi, conferenze stampa, riunioni e attività di gruppo, oltre a uno spazio di coworking che accoglie lavoratori residenti e occasionali con background eterogenei. La gestione operativa e la progettazione dello spazio sono affidate a Tiresia Media Soc. Coop., che ha sede proprio all’interno del Laboratorio.
Sperimentazione, formazione, divulgazione e innovazione sono dunque gli aspetti chiave su cui i progetti del Laboratorio si incentrano: “Abbiamo organizzato talk e conferenze su intelligenza artificiale, cinema, etica e nuove tecnologie, proponendo chiavi di lettura accessibili anche al grande pubblico e stimolando il dialogo tra esperti, ricercatori e cittadinanza.”
E quando ci si rivolge alla cittadinanza con questi presupposti non si può non riservare un’attenzione specifica alle nuove generazioni; il Laboratorio, infatti, collabora stabilmente con istituzioni pubbliche, università, scuole, startup, associazioni culturali e imprese del territorio, in un’ottica di co-progettazione e valorizzazione delle competenze locali.
“Nel Laboratorio – spiega Mulana – si svolgono percorsi didattici per le scuole, laboratori edutech e attività creative che uniscono tecnologia e sostenibilità, con un approccio learning by doing. Tra i temi affrontati: economia circolare, cultura dell’impresa, ambiente e cittadinanza attiva.”
Tra i progetti più recenti, ci racconta esserci stato un evento sul rapporto tra innovazione e motorsport, che ha visto la partecipazione di figure di rilievo come Francesca Paoli (CEO di Dino Paoli), Carmela Russo (Racing Bulls), Monica Zanetti (scuderia Belle Époque) e il giovanissimo esperto di Formula 1 Noah Bastiani, per riflettere su tecnologia, sostenibilità e parità di genere nel mondo delle competizioni automobilistiche.
L’innovation officer, inoltre, non manca di sottolineare il loro approccio volto alla sensibilizzazione verso tematiche che è sempre più fondamentale affrontare: “Abbiamo a cuore le questioni di genere legate alle materie scientifiche e in particolare abbiamo organizzato l’evento ‘La scienza che a scuola non ci hanno raccontato’, in collaborazione con Generazione STEM, che ha dato voce a giovani ragazze impegnate nella divulgazione scientifica inclusiva, raccontando figure femminili dimenticate della storia della scienza e riflettendo sul gender gap nel mondo STEM. Un format innovativo, tra storytelling, spettacoli e dialoghi intergenerazionali, che ha coinvolto studentesse, docenti e famiglie.”
Uno dei fiori all’occhiello del Laboratorio Aperto è sicuramente il ciclo di progetti dedicati all’intelligenza artificiale. “In particolare – racconta Mulana – abbiamo realizzato un percorso semi-laboratoriale dedicato all’intelligenza artificiale applicata a vari campi tra cui musica, cinema e immagini, in cui i partecipanti hanno potuto esplorare strumenti AI generativi, sperimentando il rapporto tra creatività umana e generazione algoritmica. Questi progetti testimoniano la vocazione del Laboratorio come ecosistema aperto in cui cultura, tecnologia e comunità si intrecciano per costruire nuove visioni di futuro.”
L’ultima novità arrivata al Laboratorio Aperto di Forlì è la parete interattiva che rappresenta un esempio innovativo di come la tecnologia possa essere utilizzata per sensibilizzare e educare sul tema dell’economia circolare e della sostenibilità. L’interazione con essa stimola un coinvolgimento profondo e trasforma il tradizionale processo educativo in un’esperienza unica e dinamica.
Guardando al futuro, i progetti in cantiere sono diversi, in particolare in autunno tornerà la “Call for Innovation – per una città smart e sostenibile”, rivolto a studenti universitari, giovani innovatori, startup e scuole superiori. L’obiettivo è raccogliere progetti e idee che sfruttino i dati e le tecnologie digitali per migliorare i servizi cittadini, la mobilità urbana e l’impatto ambientale. Il percorso si concluderà con un Hackathon in presenza e un evento pubblico finale il 6 novembre 2025, con premi per le migliori proposte e il coinvolgimento diretto di mentor e realtà del territorio.
“In parallelo – aggiunge Mulana – è appena partita la call per “Start Up Creation Lab”, il nostro percorso interamente in lingua inglese dedicato a chi vuole sviluppare un’idea imprenditoriale in un contesto dinamico e internazionale. Il laboratorio, realizzato in collaborazione con l’Università di Bologna, offre strumenti concreti per trasformare un’intuizione in un progetto strutturato, e si rivolge in particolare a giovani tra i 20 e i 35 anni, studenti o neolaureati, aspiranti startupper o semplicemente curiosi del mondo dell’innovazione.”
Per iscriversi e per qualsiasi altra informazione sul Laboratorio Aperto di Forlì, basta visitare il loro sito www.laboratorioapertoforli.it
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