Trasforma il tuo sogno in realtà

partecipa alle aste immobiliari.

 

Perché Intel abbandona l’Europa e cancella 35 miliardi di investimenti per fabbriche di chip


Intel lascia l’Europa a bocca asciutta. Il colosso ha ufficializzato la cancellazione definitiva dei suoi progetti europei più ambiziosi. Il gigante americano dei semiconduttori ha comunicato giovedì 24 luglio la fine dei cantieri per le mega-fabbriche in Germania e Polonia, nell’ambito di una ristrutturazione che comporta il taglio di 25mila posti di lavoro e perdite record di 2,9 miliardi di dollari nel secondo trimestre 2025. La decisione colpisce investimenti per oltre 35 miliardi di euro e rappresenta una battuta d’arresto per l’autonomia strategica europea nel settore dei chip, proprio mentre Bruxelles puntava a raddoppiare la propria quota di produzione mondiale entro il 2030.

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Il naufragio dei progetti miliardari di Intel in Europa

La fabbrica di Magdeburgo, in Germania, doveva essere il fiore all’occhiello della strategia europea di Intel. L’impianto da 30 miliardi di euro era stato annunciato nel giugno 2022 come il più grande investimento industriale nella storia tedesca del dopoguerra, con una produzione prevista di chip a 2 nanometri e la creazione di tremila posti di lavoro diretti. Il progetto aveva ricevuto il sostegno di 9,9 miliardi di euro di sussidi pubblici tedeschi e costituiva il più grande intervento previsto dall’Eu Chips act, la legge europea sui semiconduttori entrata in vigore nel settembre 2023 per aumentare l’autonomia produttiva del continente. Il progetto polacco prevedeva invece un impianto di assemblaggio e test da 4,6 miliardi di euro, destinato a creare duemila posti di lavoro entro il 2027 e a completare la catena europea dei semiconduttori.

Entrambi i progetti avevano già registrato una prima battuta d’arresto nel settembre 2024, quando l’allora amministratore delegato Pat Gelsinger aveva annunciato una sospensione di due anni a causa delle difficoltà finanziarie del gruppo. L’annuncio di giovedì da parte del nuovo Ceo Lip-Bu Tan, subentrato nel marzo 2025, ha trasformato quella pausa in una cancellazione definitiva: la nuova dirigenza ha infatti giudicato gli investimenti degli ultimi anni “eccessivi e prematuri” rispetto alla domanda reale del mercato.

La ristrutturazione avviata da Intel prevede anche la chiusura delle attività di assemblaggio e test in Costa Rica, dove sono impiegate oltre 3.400 persone, con il trasferimento delle operazioni negli impianti già attivi in Vietnam e Malesia. La compagnia ha inoltre deciso di rallentare i lavori per la mega-fabbrica da 28 miliardi di dollari in Ohio, inizialmente prevista per il 2025 e già rinviata una prima volta a febbraio. Nonostante questi tagli e rinvii, la strategia del gruppo continua a puntare con decisione sugli Stati Uniti, anche grazie agli incentivi previsti dal Chips and science act, che garantisce a Intel 8,5 miliardi di dollari in sovvenzioni dirette per rafforzare la produzione nazionale di semiconduttori.

Le conseguenze politiche e industriali

L’abbandono di Intel mette in crisi l’intera architettura dell’Eu Chips act e rivela i limiti del modello di finanziamento europeo rispetto ai suoi principali concorrenti. L’Unione europea ha strutturato la propria strategia sui contributi dei singoli stati membri, con appena 3,3 miliardi di euro erogati direttamente da Bruxelles sui 43 miliardi complessivi, costringendo le aziende a negoziare separatamente con ogni governo nazionale. Gli Stati Uniti hanno adottato un approccio centralizzato, destinando 52,7 miliardi di dollari di fondi federali diretti, subordinando i beneficiari a rendicontazioni semestrali obbligatorie e al raggiungimento di target produttivi specifici. La differenza operativa è emersa chiaramente nel caso Intel: i negoziati tedeschi per Magdeburgo hanno richiesto mesi, mentre Washington approva i finanziamenti con procedure accelerate che garantiscono tempi più rapidi.



Source link

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Investi nel futuro

scopri le aste immobiliari