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Nuovo sostegno economico da 850 euro: ecco come fare domanda prima che sia troppo tardi


Con l’entrata in vigore dal 1° gennaio 2025 della Prestazione Universale, l’INPS ha introdotto un sostegno economico di massimo 850 euro.

Questa misura, prevista dal Decreto Anziani (D.lgs. 29/2024) e attiva in via sperimentale fino al 31 dicembre 2026, integra l’indennità di accompagnamento e rappresenta un importante strumento per supportare l’assistenza domiciliare degli ultrasettantenni.

La Prestazione Universale INPS si configura come un assegno integrativo fino a 850 euro mensili, volto a coprire i costi dell’assistenza non sanitaria a favore di persone anziane con gravi necessità assistenziali. L’importo si aggiunge all’indennità di accompagnamento, che attualmente ammonta a circa 531,76 euro, arrivando così a un valore complessivo di circa 1.300 euro mensili.

I requisiti fondamentali per accedere al beneficio sono:

  • Età pari o superiore a 80 anni;
  • Titolarità dell’indennità di accompagnamento;
  • Riconoscimento di un bisogno assistenziale gravissimo da parte della commissione tecnico-scientifica istituita dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali;
  • Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) socio-sanitario ordinario non superiore a 6.000 euro.

L’assegno integrativo può essere utilizzato esclusivamente per remunerare lavoratori domestici con mansioni di assistenza alla persona, regolarmente assunti, oppure per acquistare servizi di assistenza sociale non residenziale forniti da imprese qualificate. Tra questi servizi rientrano attività di cura e igiene personale, lavanderia, distribuzione pasti a domicilio, accompagnamento a visite mediche, supporto nella gestione della casa, e servizi di telesoccorso e teleassistenza.

Novità procedurali introdotte dall’INPS

Con il messaggio n. 2193 dell’8 luglio 2025, l’INPS ha annunciato due importanti semplificazioni nella procedura di richiesta della Prestazione Universale:

  1. Questionario assistenziale semplificato: la compilazione prevede ora una domanda iniziale a risposta binaria “Sì/No” sul bisogno assistenziale, con ulteriori dettagli richiesti solo in caso di risposta affermativa. Questo accorgimento rende il processo più rapido e accessibile ai richiedenti.
  2. Caricamento documenti online: è stata attivata una sezione “Allegati” nella procedura telematica che consente di caricare direttamente il contratto di lavoro domestico, le buste paga firmate dal lavoratore e le fatture relative ai servizi di assistenza. La documentazione deve essere inserita entro 30 giorni dall’accoglimento della domanda per ottenere l’erogazione degli eventuali arretrati secondo scadenze trimestrali prestabilite.

È importante sottolineare che il bonus da 850 euro non viene anticipato: si tratta infatti di un rimborso post-spesa. Ciò significa che l’anziano o i suoi familiari devono anticipare i costi dell’assistenza e successivamente presentare la documentazione per ottenere il rimborso.

Criticità e limitazioni della Prestazione Universale (www.ecoblog.it)

Nonostante l’intento di estendere il supporto economico agli anziani con maggiori necessità, la Prestazione Universale presenta alcune criticità rilevanti. Il fatto che il contributo sia erogato esclusivamente a rimborso comporta un ostacolo significativo per molti potenziali beneficiari: chi ha un ISEE basso, e quindi scarse risorse liquide, si trova spesso nell’impossibilità di anticipare le spese per servizi di assistenza che possono ammontare a diverse migliaia di euro l’anno.

Inoltre, la misura è destinata a una platea molto ristretta. Secondo una stima della CGIL basata su dati INPS e ISTAT, la prestazione coinvolgerà al massimo circa 24.500 persone, su un totale di 3,8 milioni di anziani non autosufficienti in Italia. Ciò equivale allo 0,6% degli anziani non autosufficienti e al 2,3% degli over 80 titolari di indennità di accompagnamento.

L’erogazione è strettamente subordinata a una valutazione rigorosa del bisogno assistenziale gravissimo, determinato da una commissione tecnico-scientifica. Tale commissione valuta sia il requisito sanitario, basato su parametri oggettivi come la disabilità gravissima certificata da strumenti quali la Glasgow Coma Scale o la Clinical Dementia Rating Scale, sia il requisito sociale, che tiene conto della situazione familiare e delle eventuali altre forme di assistenza già in atto.

Come presentare domanda e modalità di erogazione

Le domande per la Prestazione Universale possono essere presentate telematicamente sul sito INPS dalla persona interessata o tramite patronati, utilizzando un’identità digitale SPID, CIE o CNS. La presentazione è possibile fin dal compimento degli 80 anni e fino al termine della sperimentazione fissato al 31 dicembre 2026.

L’INPS procede alla verifica dei requisiti e all’accertamento del livello di bisogno assistenziale gravissimo attraverso dati sanitari già in suo possesso e documentazione allegata dal richiedente. La prestazione viene erogata mensilmente, con due pagamenti distinti: la quota fissa corrispondente all’indennità di accompagnamento e la quota integrativa (l’assegno di assistenza).



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