di Stefano Fabrizi
Il 25 e 26 luglio 2025 Senigallia ospita “Spazio Made in Italy”, la convention organizzata dai gruppi parlamentari di Fratelli d’Italia di Camera e Senato in collaborazione con l’Ufficio studi del partito. Due giorni di dibattiti e approfondimenti dedicati alle eccellenze nazionali, con l’obiettivo di mettere a confronto istituzioni, imprenditori e cittadini sul futuro del sistema produttivo italiano.
Programma della due giorni
Giorno |
Orario |
Evento |
Relatori principali |
Venerdì 25 |
12:00 |
Intervista al Ministro delle Imprese e del Made in Italy |
Adolfo Urso (Ministro), Luca Sbardella (Deputato), Roberto Inciocchi (Giornalista) |
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15:00 |
Saluti istituzionali |
Elena Leonardi (Senatrice), Carlo Ciccioli (Europarlamentare), Massimo Olivetti (Sindaco di Senigallia) |
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16:00 |
Apertura ufficiale |
Lucio Malan (Capogruppo Senato), Galeazzo Bignami (Capogruppo Camera), Giovanni Donzelli, Francesco Filini |
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17:00 |
Panel “Dalla terra alla tavola: agroalimentare tra tradizione e innovazione” |
Patrizio La Pietra, Luca De Carlo, Carlo Fidanza, Michele Bernetti, Ettore Prandini |
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18:00 |
Panel “Eleganza, qualità, unicità: lo stile italiano incanta il mondo” |
Fausta Bergamotto, Massimo Berloni, Andrea Montelpare, Claudio Orciani, Annarita Pilotti |
Sabato 26 |
09:30 |
Panel “Terra, impresa, identità: la forza delle aree interne” |
Guido Castelli, Paolo Trancassini, Domenico Carbone, Marco Fioravanti, Giampiero Feliciotti, Stefano Panichi |
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10:30 |
Panel “Made in Italy, una ricchezza senza confini” |
Maurizio Leo, Lucia Albano, Ferruccio Ferranti, Marco Granelli, Marco Sorbatti |
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12:00 |
Intervista al Presidente della Regione Marche |
Francesco Acquaroli, Arianna Meloni, Giancarlo Laurenzi |
Tematiche principali
- Valorizzazione delle filiere agroalimentari e delle produzioni di qualità
- Sviluppo del settore moda e design come ambasciatori del Made in Italy
- Ruolo strategico delle aree interne nella coesione territoriale
- Strumenti di fiscalità e incentivi per sostenere le imprese
- Collaborazione tra istituzioni locali, nazionali e mondo produttivo
Ospiti e relatori di rilievo
- Ministri e Sottosegretari (Urso, Leo, Bergamotto, Albano)
- Capigruppo parlamentari (Malan, Bignami)
- Responsabili dipartimenti e coordinatori (Donzelli, Filini, Meloni)
- Amministratori locali e rappresentanti ANCI
- Imprenditori e manager di aziende simbolo delle eccellenze italiane
- Giornalisti e moderatori di testate nazionali
Luogo e dettagli organizzativi
L’evento si svolge nella splendida cornice di Finis Africae, in Strada Provinciale Sant’Angelo 155, a Senigallia (AN). L’ingresso è libero previa registrazione per la stampa e le emittenti televisive, valida per l’intera durata della convention.
Un’occasione di dialogo e rilancio
“Spazio Made in Italy” rappresenta un punto di incontro tra politica e società civile, pensato per stimolare proposte concrete e sostenere la ripresa economica dei territori. Con il coinvolgimento di giovani, imprenditori e amministratori locali, la due giorni offre un quadro completo delle sfide e delle opportunità che attendono il nostro Paese nei prossimi anni.
Intervista al Ministro Adolfo Urso e al governatore Francesco Acquaroli sulle Marche
Le Marche, cuore pulsante del Made in Italy tra sfide globali e strategie di successo
Le Marche, da sempre riconosciute come uno dei principali “polmoni” del Made in Italy, continuano a dimostrare la loro resilienza e capacità di innovazione in un contesto economico globale sempre più competitivo. Nonostante le legittime preoccupazioni legate alle dinamiche internazionali, la regione si posiziona come un modello di eccellenza, grazie anche a un’intensa collaborazione tra governo nazionale e autorità locali.
Come sottolineato dal ministro Urso, l’impegno a sostegno delle industrie marchigiane è costante. Già in passato, durante il suo mandato al Commercio con l’Estero, sono state supportate attivamente missioni commerciali, come quelle guidate dall’ex Governatore Spacca per il settore calzaturiero in Russia, a testimonianza di una profonda conoscenza del valore che le Marche rappresentano per l’economia italiana.
Elettrodomestici: le Marche polo europeo dell’eccellenza
Un esempio lampante di questa sinergia è il successo ottenuto nella tutela del settore dell’elettrodomestico. Quella che per molti sembrava un’impresa impossibile, ovvero il mantenimento di tutti gli stabilimenti con investimenti significativi, è diventata realtà. Questo risultato non solo garantisce la competitività a livello globale, ma proietta l’Italia – e di conseguenza le Marche – a diventare il polo europeo dell’elettrodomestico, in particolare per i prodotti di alta gamma e qualità. L’attenzione si rivolge ora anche alla tutela dello stabilimento Electrolux, con un nuovo incontro previsto a settembre con l’azienda e i sindacati, nella ferma convinzione di raggiungere risultati positivi in termini di investimenti e innovazione tecnologica. Questo è fondamentale per sostenere un settore maturo e renderlo competitivo rispetto ai grandi concorrenti asiatici.
Un’Europa più forte contro la concorrenza sleale
Per rafforzare ulteriormente la posizione delle industrie europee, l’Italia ha promosso con forza l’adozione di misure di salvaguardia efficaci e tempestive contro la concorrenza sleale. Questa visione, che l’Italia ha sostenuto fin dall’inizio della legislatura, sta finalmente trovando un consenso crescente in Europa, con una piena intesa raggiunta anche con Francia e Germania. L’obiettivo è una politica industriale europea assertiva, supportata da una politica energetica significativa e da una politica commerciale che tuteli la concorrenza.
Il nostro Paese ha presentato già lo scorso anno sette documenti di indirizzo alla Commissione Europea per riformare la politica industriale, in particolare per quanto riguarda le regole del CBAM e le industrie energivore. Un recente documento condiviso con i ministri francesi ha definito un piano d’azione congiunto per settori chiave come la siderurgia, la chimica e altre grandi industrie energivore italiane quali carta, vetro e ceramica, essenziali da tutelare.
Si sta finalmente formando in Europa una maggioranza determinata a raggiungere questi obiettivi nei prossimi mesi. Il monito è chiaro: come nell’antico detto “Mentre Roma discute, Sagunto cade”, l’Europa non può più permettersi di indugiare. “Mentre Bruxelles continua a discutere, l’industria europea affonda”. È tempo di decisioni e di azioni concrete.
Le Marche, quindi, possono contare sull’attenzione e sul supporto del governo nazionale. Pur riconoscendo le preoccupazioni generali, c’è fiducia nel ruolo dell’Italia in Europa, che ha saputo scongiurare una guerra commerciale e che continua a perseguire la diplomazia per trovare punti d’intesa a tutela reciproca, convinta che i prodotti italiani di eccellenza siano nell’interesse di tutti.
Una visone nazionale del ministro Urso
Il Made in Italy tra sfide e successi, mille giorni di impegno e prospettive future
Un dialogo aperto e schietto ha caratterizzato l’intervento del ministro Adolfo Urso, che ha aperto la convention, che ha offerto una panoramica approfondita sulle sfide e i successi del Made in Italy negli ultimi mille giorni di governo. L’incontro, incentrato sulla peculiare intersezione tra tradizione e innovazione, ha messo in luce la complessità del panorama industriale italiano e le strategie messe in atto per rafforzarne la competitività globale.
Taranto e la transizione energetica: una scommessa vinta
Interrogato sulla sua più grande soddisfazione in questo periodo, l’interlocutore ha citato l’intesa raggiunta con i sindacati a Taranto, nella fabbrica dell’ex Ilva, a fine febbraio dello scorso anno. Un momento cruciale, in cui, durante un’assemblea con gli operai, è stato presentato il piano di riorganizzazione industriale e di decarbonizzazione. La visione chiara di una transizione che preveda la progressiva sostituzione dei forni a caldo con forni elettrici nell’arco dei prossimi otto anni, affiancati dalla realizzazione di DRI (Direct Reduced Iron) alimentati a gas, ha trovato l’appoggio unanime. I sindacati hanno sposato la linea del governo, sostenendo la piena continuità produttiva e occupazionale durante l’attuazione del piano, esattamente ciò che il Ministero ha sempre promosso e dettagliato nel piano sottoposto agli enti locali e alla regione.
Dazi USA e commercio globale: l’Italia protagonista in Europa
Sul fronte internazionale, l’Italia sta giocando un ruolo chiave nella definizione delle politiche commerciali europee. Per quanto riguarda i dazi statunitensi, l’Europa ha dato ragione alla linea italiana, impegnandosi in un negoziato approfondito con gli Stati Uniti. L’obiettivo è raggiungere un accordo equo e sostenibile che riduca i dazi tra le due sponde dell’Atlantico. Qualora non si giungesse a un’intesa, l’Europa è pronta a decidere misure di reazione compensative, che dovranno essere eque e proporzionali.
Il ministro ha inoltre sottolineato l’importanza di aprire nuovi mercati per diversificare i luoghi di sbocco delle merci italiane e attrarre investitori. L’attenzione è rivolta in particolare a Paesi emergenti e democrazie stabili, come l’India, i Paesi del Sud-Est asiatico, l’Oceania e gli Stati del Golfo come gli Emirati Arabi. Questa strategia di diversificazione è fondamentale per la crescita a lungo termine.
Tutela dell’occupazione e innovazione tecnologica: il caso di Comau e Whirlpool
La tutela della tecnologia, della produzione e dell’occupazione in Italia rimane una priorità assoluta. Lo dimostrano gli interventi già attuati in questa legislatura in casi complessi come quelli di Comau e Whirlpool, e altri ancora. I sindacati saranno convocati nei prossimi giorni per ascoltare le loro ragioni, essenziali per comprendere l’impatto delle politiche sul lavoro e sulla produzione nazionale. Il ministro si è reso disponibile a un ulteriore confronto in Parlamento per discutere queste tematiche.
Mercosur e Commercio: priorità alla tutela agricola
Per quanto riguarda l’accordo sul Mercosur, è considerato cruciale che la Commissione Europea finalizzi l’intesa tutelando anche il settore agricolo, un mercato particolarmente predisposto al Made in Italy grazie alla lunga tradizione e alle comunità italiane presenti in Paesi come Argentina e Brasile. L’obiettivo è garantire scambi equi e vantaggiosi per tutti i settori produttivi italiani.
Spazio e tecnologia: la costellazione satellitare nazionale
Un’altra frontiera di crescita è rappresentata dal settore spaziale. L’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) è stata incaricata di realizzare uno studio di fattibilità per una costellazione satellitare nazionale. Questo progetto, già preannunciato in Parlamento in occasione dell’approvazione della prima legge europea che regolamenta l’attività dei privati nello spazio e supporta startup e piccole imprese, mira a posizionare l’Italia all’avanguardia. L’intenzione è collaborare con le altre grandi nazioni industriali e spaziali europee, come Germania e Francia, per rendere questo un progetto europeo, riconoscendo l’importanza di unire le forze per obiettivi così ambiziosi.
Energia nucleare: il ritorno realistico
Infine, sul fronte energetico, l’Italia sta ponendo le basi per un ritorno al nucleare. Tutte le premesse sono state stabilite attraverso un disegno di legge presentato dal Ministro Pichetto in Parlamento, che definirà la cornice legislativa necessaria per un’implementazione nel più breve tempo possibile.
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