La Spezia registra un saldo di +22 imprese su 5.094 imprese attive, per una crescita pari a +0,43%. Un dato leggermente inferiore alla media regionale, che riflette comunque una discreta vitalità del comparto. Le nuove aperture sono 120 a fronte di 98 cessazioni. Questi i numeri relativi allo Spezzino rilevati da Movimprese che espone i relativi al II trimestre 2025 elaborati dal Centro Studi di Confartigianato Liguria evidenziano una dinamica positiva per l’artigianato ligure, con un saldo complessivo di +217 imprese e una crescita netta dello 0,51% rispetto al trimestre precedente, su un totale di 42.856 imprese artigiane attive in Liguria.
In una nota si legge:” Un segnale incoraggiante che evidenzia la capacità di tenuta e sviluppo delle imprese artigiane liguri, in un contesto economico sempre complesso a livello nazionale ed internazionale. Tutte le quattro province della regione registrano un saldo positivo tra iscrizioni e cessazioni, con tassi di crescita differenziati ma ovunque positivi”.
“Nell’ambito delle regioni del Centro-Nord a statuto ordinario, la Liguria si distingue per il miglior saldo percentuale positivo, a testimonianza di una vivacità imprenditoriale e dell’efficacia delle misure messe in campo da Regione Liguria a sostegno delle imprese. È un risultato che premia la sinergia costruita negli anni insieme agli Assessorati e agli Uffici regionali, con cui abbiamo lavorato per sviluppare strumenti utili, concreti e capaci di rispondere alle reali esigenze del tessuto produttivo. Si tratta di un dato importante, che valorizza la resilienza, la qualità e la capacità di adattamento delle micro imprese. Il saldo positivo in tutte le province conferma che l’artigianato non solo tiene, ma continua a essere una componente vitale dell’economia regionale, generando occupazione, innovazione e identità territoriale.” commenta Giancarlo Grasso Presidente di Confartigianato Liguria.
Guidano la classifica regionale per incremento percentuale Savona e Imperia. Savona si posiziona al primo posto, con un saldo positivo di +68 imprese su 8.322 imprese attive, per una crescita pari a +0,82%. Una performance trainata da un buon livello di nuove iscrizioni (162) e da un numero contenuto di cessazioni (94).
Imperia segue con +49 imprese su 7 7.226 imprese attive, corrispondente a una crescita del +0,67%. Il territorio conferma una dinamica favorevole per l’artigianato, sostenuta da un buon ritmo di nuove aperture (171), le cessazioni sono 122.
Nella nota, Confartigianato Liguria precisa “tra le misure messe in campo da Regione Liguria, in stretta sinergia con l’associazione di categoria, annoveriamo ‘Garanzia Artigianato’ per l’accesso al credito, i corsi di formazione per occupati e nuovi assunti, tra cui ‘match point’ e i recenti bonus occupazionali che hanno previsto interventi mirati e specifici per le imprese artigiane”.
“Si tratta di strumenti concreti, costruiti in dialogo con le rappresentanze di categoria, che stanno contribuendo a rafforzare la tenuta e la capacità di sviluppo del comparto.” conclude Luca Costi, segretario Confartigianato Liguria.
In merito ai dati è intervenuto anche il presidente della Regione Liguria Marco Bucci che ha commentato: “Il saldo positivo delle imprese artigianali liguri registrato nel secondo trimestre 2025 rispetto al trimestre precedente è frutto del lavoro portato avanti dalla Regione Liguria in sinergia con le Associazioni e le imprese. Un risultato diffuso in tutte le quattro province a dimostrazione dell’efficacia delle misure adottate e degli strumenti messi in campo per favorire la crescita”.
“Abbiamo compiuto un grande lavoro – hanno sottolineato il presidente Bucci e il consigliere delegato allo Sviluppo Economico Alessio Piana – attraverso misure di Sviluppo economico. Tutto questo ha consentito di registrare un segno positivo”.
“Abbiamo creduto nelle competenze, nel lavoro di qualità e nella capacità delle nostre aziende artigianali – hanno concluso il presidente della Regione Liguria e il consigliere delegato- E i risultati raggiunti, grazie anche alla sinergia con le Associazioni di categoria, ci spingono a proseguire su questa strada e a mantenere alta l’attenzione sul nostro tessuto produttivo costituito in particolare da piccole imprese che vogliono investire e innovare, tenendo conto che l’artigianato è da sempre una colonna portante della nostra economia e della nostra identità territoriale”.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link