La Giunta regionale ha dato il via libera – approvando criteri e modalità – al bando destinato al sostegno delle imprese esercenti la distribuzione e il commercio al dettaglio di giornali e altre pubblicazioni periodiche nei territori della Toscana diffusa. Una decisione che il presidente Eugenio Giani aveva preannunciato sin dalla presentazione della legge sulla valorizzazione della Toscana Diffusa e che oggi prende corpo con la delibera che approva una dotazione finanziaria per il momento di 200 mila euro .
“Nella legge sulla Toscana diffusa abbiamo voluto una misura specifica per sostenere la distribuzione capillare della stampa e la salvaguardia dei livelli occupazionali – spiega il presidente Eugenio Giani – ciò in considerazione dell’importante funzione che queste imprese svolgono nelle zone della Toscana con maggiori bisogni in termini di servizi e collegamenti e del loro fondamentale ruolo per garantire in questi territori la diffusione dell’informazione”.
Destinatari del bando sono gli esercenti di punti vendita ma anche i distributori nei territori classificati come Toscana Diffusa. Centomila euro sono destinati alle edicole o, nei Comuni privi di punti vendita esclusivi per la rivendita di giornali e altre pubblicazioni periodiche al dettaglio, alle imprese di vendita merci abilitate anche alla vendita di giornali o periodici. Centomila euro sono invece per le imprese di distribuzione di libri, giornali e riviste.
Se dopo la pubblicazione del bando si renderanno disponibili altre risorse verranno destinate da questo stesso bando con atto dell’amministrazione. La delibera è pubblicata sul BURT e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta.
SNAG e Confcommercio Toscana esprimono grande soddisfazione per quello che è un primo importantissimo passo per il contrasto alla desertificazione delle rivendite di giornali nella Regione Toscana e che può rappresentare un modello innovativo di sostegni su scala regionale per garantire l’accesso alla stampa.
Il Presidente SNAG Renato Russo: “devo ringraziare, a nome di tutti i rivenditori di giornali, il Presidente Giani per aver mantenuto gli impegni assunti in Commissione Aree interne, prevedendo un contributo regionale dedicato ai rivenditori della stampa nella Toscana Diffusa. Se si vuole veramente conservare la capillarità nella diffusione della stampa bisogna sostenere in primis le rivendite di giornali che sono il punto di contatto tra lettori e buona informazione. Senza rivendite non ci può essere capillarità nella diffusione della stampa e i cittadini vengono privati di un servizio essenziale. La Regione Toscana diventa quindi un modello nel contrasto alla desertificazione delle edicole nei territori interni. Nel nostro settore la desertificazione commerciale porta alla desertificazione informativa e culturale. Bene quindi il sostegno alle rivendite di queste aree.”
Il direttore generale di Confcommercio Toscana Franco Marinoni: “la Regione Toscana si dimostra all’avanguardia nel mettere in campo misure concrete a sostegno delle imprese, in particolare di quei comparti più fragili che rischiano di essere dimenticati, ma che rappresentano un valore insostituibile non solo sotto il profilo economico e occupazionale, bensì anche per il loro impatto sociale e culturale sul territorio. È il caso delle rivendite di giornali, ultimo anello di una filiera editoriale da tempo in difficoltà.
Meritano tutta l’attenzione possibile: sono punti di riferimento di prossimità che garantiscono accesso all’informazione. Senza di loro, le città rischiano di perdere una parte della loro voce. Ovviamente il sostegno economico, per quanto essenziale, non basta. Occorre accompagnare queste attività in un percorso strutturato di innovazione e rilancio, aiutandole a ripensare il proprio ruolo alla luce dei nuovi bisogni della società. Parliamo di una vera e propria rigenerazione del servizio offerto, che può spaziare dalla multicanalità all’integrazione con il turismo locale, dai servizi di comunità alla valorizzazione delle reti territoriali.
Solo così potranno continuare ad essere punti di riferimento vitali per cittadini e visitatori, restando al passo con i tempi senza perdere la loro identità”
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