L’acquisizione da un miliardo cambia il volto della grande distribuzione. Il gruppo italiano promette investimenti e rilancio del marchio storico GS
L’azienda italiana NewPrinces ha sottoscritto con Carrefour un accordo vincolante per l’acquisizione della totalità del capitale di Carrefour Italia, l’operazione che avrà ricadute significative anche in Liguria, dove la catena francese gestisce 161 punti vendita, rappresentando una delle reti più capillari della regione.
Un colosso che cambia proprietà
NewPrinces – guidata dall’imprenditore salernitano Angelo Mastrolia – con questa acquisizione passa da 750 milioni a 6,9 miliardi di fatturato, diventando il secondo gruppo italiano nel settore food per fatturato e il primo operatore in termini occupazionali.
L’operazione coinvolge 1.188 negozi a livello nazionale (tra cui 41 ipermercati, 315 supermercati, 820 minimarket e 12 cash & carry) e circa 18mila lavoratori tra dipendenti diretti e indiretti.
La Liguria e i 161 punti vendita
In Liguria sono presenti 161 punti vendita Carrefour, collocando la nostra regione al quarto posto, per numero di esercizi commerciali a livello nazionale, preceduta solo da Lombardia (314), Piemonte (202) e Lazio (195). Si tratta di una presenza capillare che conferma il ruolo strategico del mercato ligure per il gruppo.
Investimenti da 437 milioni per il rilancio
Il piano finanziario prevede un doppio contributo: Carrefour verserà 237,5 milioni come sostegno una tantum per garantire la continuità delle operazioni, mentre NewPrinces investirà 200 milioni al momento della chiusura dell’affare. Gli investimenti annunciati, saranno utilizzati per modernizzare i negozi, potenziare la logistica e rilanciare l’immagine commerciale.
Per quanto riguarda la logistica verranno integrati gli oltre 600 veicoli già in possesso di NewPrincess rafforzando il servizio di consegna a domilicilio che negli ultimi anni ha visto un aumento della richiesta da parte degli utenti (il 64% delle vendite online generate da supermercati tradizionali).
Il ritorno del marchio GS
Tra le novità più significative c’è il recupero del marchio GS, storica insegna italiana che scomparve nel 2010 quando Carrefour decise di unificare sotto il proprio nome tutti i punti vendita. GS era nato negli anni ’70 come simbolo della distribuzione moderna italiana e il suo ritorno rappresenta un ritorno alle radici nazionali.
Garanzie per l’occupazione
I sindacati Filcams CGIL, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno mantenuto lo stato di agitazione già dichiarato prima del passaggio di proprietà, preoccupati per le prospettive dei lavoratori. Le sigle hanno richiesto un incontro al Ministero per verificare il piano di rilancio e garantire la salvaguardia occupazionale, sia per i 10.000 dipendenti diretti che per i 14.000 impiegati nella rete in franchising.
NewPrinces ha assicurato che l’operazione punterà alla valorizzazione delle risorse umane e al rafforzamento della presenza territoriale, elementi fondamentali per il successo dell’integrazione.
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