Nonostante le turbolenze che caratterizzano gli scenari internazionali, da qualche anno a questa parte, l’export italiano continua a dimostrare una sorprendente capacità di adattamento.
Secondo dati recenti, il 2024 ha registrato un calo contenuto dello 0,4%, che in un contesto di tensioni geopolitiche, crisi energetiche e inflazione globale, può essere letto come un segnale di resilienza.
Con un valore complessivo pari a 623,5 miliardi di euro, le esportazioni restano uno dei motori fondamentali della crescita economica del Paese.
Dietro questo risultato c’è una rete di imprese che, soprattutto nel settore manifatturiero, ha saputo innovare i propri processi e i propri prodotti, puntando su qualità, sostenibilità e capacità di inserirsi nei mercati esteri più dinamici.
Allo stesso tempo, va considerato che il percorso di internazionalizzazione non è privo di sfide.
Ogni impresa che decide di espandersi oltre confine deve affrontare barriere culturali, normative e logistiche, oltre alla necessità di saper leggere i mercati locali e adattare le strategie di vendita.
Ecco allora che diventa sempre più indispensabile, per le imprese, catalizzare figure professionali come export manager, esperti in internazionalizzazione d’impresa, e consulenti in strategie globali.
Si tratta di professionisti capaci di guidare le aziende attraverso percorsi complessi, costruendo reti di relazioni e individuando le opportunità nei mercati emergenti. La loro presenza diventa un asset strategico per le PMI italiane che vogliono trasformare la vocazione export in una leva strutturale di crescita.
Per rispondere adeguatamente a queste esigenze servono competenze specifiche, aggiornate e multidisciplinari, che spaziano dalla conoscenza dei mercati esteri alla gestione doganale, dalle strategie di marketing internazionale alle capacità negoziali.
Ecco perché la formazione di alto livello rappresenta un passaggio cruciale, per chi aspira a ricoprire ruoli di questo tipo o per manager che intendono evolvere in ottica globale.
La scelta dei percorsi da seguire, per specializzarsi in questo senso, non può essere lasciata al caso e perseguita per il mero ottenimento di una certificazione, ma deve essere ponderata a tavolino e premiare la metodologia didattica, la possibilità di applicare immediatamente le competenze acquisite e le opportunità di networking.
Il Master in Internazionalizzazione Imprese proposto da 24ORE Business School è stato progettato esattamente per formare figure professionali capaci di accompagnare le aziende nel loro processo di apertura ai mercati esteri.
Ruolo cardine di tutto il percorso è coperto senz’altro dalla faculty composta da professionisti con esperienza internazionale, veri e propri di export manager, consulenti e imprenditori che hanno maturato anni di attività sui mercati globali.
Questo offre agli studenti la possibilità di entrare in contatto diretto con casi concreti e best practice, acquisendo una visione realistica e strategica delle dinamiche di internazionalizzazione.
Il master offre inoltre un programma interdisciplinare, che include tecniche di gestione finanziaria per l’export, strategie di ingresso nei mercati emergenti, fino all’uso degli strumenti digitali, per la gestione delle operazioni internazionali.
L’esperienza è poi arricchita da workshop e project work che simulano scenari reali, mettendo alla prova la capacità di analisi e problem solving dei partecipanti.
Esattamente in questo modo si può far fronte a un ambiente macroeconomico sempre più incerto e imprevedibile, con un meccanismo di formazione e conoscenza che parte dal basso, sa alimentare le PMI e vincere la sfida che vede, da una parte, la crescita delle aziende all’estero, e dall’altra l’aumento dell’occupazione.
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