La crescita è pianificata a ritmo vigoroso, motivo di orgoglio per il gruppo costruito sulla fornitura di energia e gas che nel 2020 e nel 2021 ha conquistato il primo posto nella top di 50 aziende della provincia di Piacenza e rivela oggi un forte aumento della redditività. L’obiettivo è arrivare in un quinquennio a 100 milioni di Ebitda, che è il margine operativo lordo, indicatore principe appunto della capacità di generare valore aggiunto. La posizione finanziaria netta (Pfn) attesa sempre al 2027 sarà di 34 milioni di euro con un rapporto tra Pfn ed Ebidta di 0,4, parametro di grande positività.
La novità annunciata riguarda la scelta di avviare la produzione in proprio di energia, attività che si innesterà su quella storica della distribuzione di gas e luce elettrica. L’obiettivo è realizzare impianti fotovoltaici per una potenza di 100 megawatt. Cgi Holding, che è la “cassaforte” da cui dipendono le aziende operative, nel 2022 ha superato il miliardo di fatturato: per la precisione 1,4 miliardi. Nel piano strategico previsti investimenti per 161 milioni, suddivisi in varie unità. Oltre all’area “Originations” che si occupa di generazione di energia da pannelli fotovoltaici e traguarda la transizione energetica, ci sono l’area “Tech” ( manutenzione impianti, installazione caldaie, e-mobility) e infine l’area “Investimenti immobiliari e consolidamento di partecipazioni” (immobili, start up innovative, meccatronica, efficientamento energetico).
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La presentazione del piano è stato un lavoro di team che ha visto operare in primis il direttore generale del gruppi Cgi Giuseppe Bongiorni, con gli interventi di Susanna Curti, presidente Cgi, Elisabetta Curti, presidente Gas Sales, Alberta Gervasio, amministratore delegato Bluenergy, oltre a numerosi dirigenti delle varie società.
In chiusura è intervenuto il fondatore Gianfranco Curti.
La convention di Milano ha voluto sottolineare la forza di una impresa familiare che oggi “consolida la propria presenza in termini di rilevanza nazionale per dimensione, solidità finanziaria ed attenzione alla sostenibilità e con aperture al nuovo, alla diversificazione”. Un esempio in questo senso è Logibiotech, la start up innovativa operante nel campo delle soluzioni robotiche e dell’automazione diagnostica per i laboratori di anatomia patologica.
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