Oltre 5.000 posti di lavoro salvati a Roma con la composizione negoziata. Un fatturato di circa 3 miliardi e mezzo di euro messo al sicuro per non causare gravi ricadute sulla città. La Camera di Commercio di Roma ha diramato i dati sull’utilizzo della nuova procedura per aiutare le imprese in difficoltà a risanarsi.
Cosa è la composizione negoziata
Le aziende che attraversano momenti di crisi possono avvalersi di un percorso stragiudiziale di trattativa con i creditori, facilitato da un esperto indipendente. L’obiettivo principale è quello di evitare il fallimento tramite, soprattutto, accordi di ristrutturazione del debito o piani di risanamento.
Le aziende in difficoltà
Attualmente sono 354, di cui 124 ancora in essere, le istanze di composizione negoziata presentate alla Camera di Commercio di Roma, a quasi quattro anni dall’entrata in vigore. Parliamo di aziende o imprese che rischiano di chiudere e che, invece, hanno scelto uno strumento per ristrutturarsi ed evitare di chiudere i battenti. I settori maggiormente interessati sono: commercio, sanitario, telecomunicazioni e trasporti.
Istanze che valgono un totale di fatturato dell’ultimo esercizio di oltre 3 miliardi e mezzo di euro. Durante la composizione negoziata l’impresa non viene privata della gestione aziendale e del patrimonio, come in una procedura concorsuale. Il legislatore, con questo strumento, ha voluto, quindi, dare fiducia alle aziende che scelgono di presentare domanda, in modo volontario, per risanare la propria attività senza pregiudizio dei creditori.
“Le composizioni negoziate – afferma il presidente della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti – rappresentano una vera e propria ancora di salvezza per le imprese in difficoltà. Questo strumento, introdotto dal Codice della Crisi d’Impresa, ha dimostrato concretamente la sua efficacia nel salvaguardare le aziende, ma soprattutto i posti di lavoro e il valore economico a Roma e nel Lazio. Un sentito ringraziamento va agli oltre 400 esperti che si sono messi al servizio di questo strumento – continua Tagliavanti – perché senza la loro competenza specialistica e la loro dedizione, molte imprese non avrebbero potuto beneficiare di questa opportunità di rilancio. Guardiamo al futuro con ottimismo. Le composizioni negoziate – conclude Tagliavanti – continueranno a rappresentare un mezzo strategico per le imprese. Come Camera di Commercio ci impegniamo a promuoverlo attraverso iniziative di informazione e formazione rivolte sia agli imprenditori che ai professionisti”.
Questo strumento rappresenta, dunque, un modello virtuoso di gestione della crisi d’impresa, perché permette di proseguire nell’attività durante le negoziazioni e, soprattutto, di preservare i livelli occupazionali attraverso accordi condivisi. E consente, soprattutto, di ristrutturare i debiti compatibilmente con le capacità dell’impresa di creare ricchezza, salvaguardando il valore dell’azienda e gli asset produttivi.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link