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Più imprese straniere. Salite a oltre 4mila. Edilizia e commercio i settori prevalenti


Continuano a crescere le imprese straniere nella provincia di Forlì-Cesena: quelle attive al 30 giugno 2025 sono 4.279 imprese, ovvero il 12,1% del totale delle imprese attive (14,5% in Emilia-Romagna e 11,9% in Italia): nel confronto con il 30 giugno 2024, l’incremento delle imprese straniere è stato pari al 4,5%. Un balzo di gran lunga superiore sia al dato regionale (+1,9%), sia a quello nazionale (+1,6%).

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È quanto emerge dal consueto report, elaborato dall’osservatorio economico e sociale della Camera di commercio della Romagna (Forlì-Cesena e Rimini) su dati Infocamere-Movimprese.

I principali settori economici di attività, per le imprese avviate da cittadini stranieri, sono le costruzioni (38,3% delle imprese straniere), seguite dal commercio (20,6%), dall’industria manifatturiera (10,3%) e dai servizi di alloggio e ristorazione (8,4%).

Al quinto posto della graduatoria si piazzano le altre attività di servizi – specialmente servizi alle persone – con il 7,2%, poi i trasporti (4,4%) e, infine, le attività amministrative e i servizi di supporto alle imprese (3,4%).

Quanto alla natura giuridica delle imprese straniere, prevalgono nettamente le imprese individuali (79,4% del totale), seguite, a distanza, da società di capitale (14,2%) e società di persone (6,1%); in termini di variazione annua, crescono decisamente le società di capitale (+11,4%), cui seguono le imprese individuali (+3,5%) e le società di persone (+2,3%). Più della metà delle imprese straniere presenti in provincia – il 55,2% – si trova nei comuni di Forlì (35,4%) e Cesena (19,8%), ovvero in quelli che il rapporto definisce “grandi centri urbani”; presenza importante anche nei cosiddetti ‘comuni di cintura’: Cesenatico (8,2%), Forlimpopoli (2,7%) e Bertinoro (2,1%). Nell’area del ‘basso Rubicone’, che comprende i comuni di Savignano sul Rubicone (8,1%), Gatteo (4,2%), San Mauro Pascoli (3,9%), Gambettola (3,2%) e Longiano (1,3%), il totale delle imprese straniere registrate e pari a 20,7%. L’1,1% delle imprese straniere censite ha sede, infine, a Mercato Saraceno (1,1%) (Valle del Savio).

In sintesi, il 53,0% delle imprese straniere attive si trova nel comprensorio di Cesena e il 47,0% nel comprensorio di Forlì. Per quanto riguarda, infine, i principali Paesi di provenienza degli imprenditori stranieri, riferiti alle imprese individuali – le uniche per le quali è possibile fare un’analisi per nazionalità – sono, nell’ordine: Albania (765 imprese), Romania (411), Cina (375), Marocco (324) e Tunisia (164); in termini di incidenza, i suddetti Paesi raggiungono il 60% del totale straniero.

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Tornando al cosiddetto ‘sistema aggregato Romagna’, che comprende i territori di Forlì-Cesena e Rimini, complessivamente si contano 9.388 imprese straniere attive: queste ultime rappresentano il 13,4% del totale delle imprese attive. Una quota leggermente inferiore, dunque, al 14,5% registrato in tutta l’Emilia-Romagna, ma superiore al dato italiano, fermo all’11,9%. Nel confronto con il 30 giugno 2024 si riscontra un aumento delle imprese straniere del 3,7%, superiore alla variazione positiva regionale (+1,9%) e nazionale (+1,6%).



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