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Valdisotto, tornano a casa i venti sfollati di Tola


A distanza di un mese dagli smottamenti, l’ordinanza di sgombero è stata revocata per le prime famiglie residenti nella frazione. Resta l’evacuazione per quaranta persone.

Sono rientrati nelle loro abitazioni una ventina di residenti della frazione di Tola, a Valdisotto, evacuati quasi esattamente un mese fa in seguito agli smottamenti verificatisi lunedì 30 giugno. L’instabilità del versante è ora considerata superata, consentendo la revoca dell’ordinanza di sgombero per i primi nuclei familiari, tutti residenti nella frazione di Tola.

Resta invece ancora in vigore l’evacuazione per circa quaranta persone, provenienti soprattutto dalla frazione di Aquilone e da altre zone ancora ritenute a rischio, dove il terreno non offre sufficienti garanzie di stabilità. E sui social alcuni dei residenti hanno “festeggiato” il rientro a casa, avvenuto già nella serata di martedì, a trenta giorni dall’evacuazione.

Nel frattempo, i lavori continuano senza sosta. Tecnici, operai e volontari sono al lavoro su più fronti: la messa in sicurezza dei versanti, la sistemazione delle vie di accesso e il consolidamento delle aree più fragili restano le priorità. L’obiettivo è duplice: consentire il rientro in sicurezza anche degli ultimi sfollati e ripristinare la normale viabilità lungo le arterie principali del territorio.

Il rischio legato alle condizioni meteorologiche è tuttora presente: eventuali temporali potrebbero compromettere i progressi finora ottenuti. Per questo il monitoraggio del versante resta attivo e costante, con controlli quotidiani e sopralluoghi mirati.

Sul fronte della mobilità, la strada provinciale, ex statale 38, è stata parzialmente riaperta, ma al momento è percorribile soltanto dai residenti e fino all’abitato di Tola. Il ripristino completo della circolazione è considerato essenziale sia per i collegamenti sia per la ripresa delle attività economiche locali, in particolare per la stagione turistica.

Segnali incoraggianti erano arrivati già dieci giorni fa, con la riapertura completa del camping Cima Piazzi, evacuato anch’esso durante la fase acuta dell’emergenza. In quell’occasione, la cosiddetta «zona rossa» era stata arretrata di alcune centinaia di metri, permettendo alla struttura di riaccogliere ospiti e avviare nuovamente i servizi.

La situazione, seppur ancora delicata, mostra segnali concreti di miglioramento. Il rientro dei primi venti residenti rappresenta un passaggio simbolico e operativo verso il ritorno alla normalità. Resta da completare il lavoro più delicato: la piena messa in sicurezza delle aree ancora interdette e il rientro delle circa quaranta persone ancora sfollate.

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Il territorio, colpito duramente dallo smottamento di fine giugno, sta dimostrando capacità di reazione e coesione. L’impegno condiviso tra istituzioni, tecnici e comunità locale lascia intravedere la possibilità di un recupero completo, anche se servirà ancora tempo e prudenza.

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