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Dai dati dei cellulari la ricetta per curare i mali del commercio. Firmato protocollo d’intesa tra Comune e Confcommercio


Stafisso e Biselli, rispettivamente Comune e Confcommercio, sembrano aver trovato la ricetta giusta per curare i mali del commercio e avviarsi verso una fase attiva di rigenerazione urbana. Dopo il patto della Mercanzia, suggellato da un’austera pergamena (mostrata ieri) e sottoscritto qualche mese fa alla presenza della sindaca Ferdinandi, è stato firmato a palazzo dei Priori un protocollo d’intesa che prevede la collaborazione tra le due parti per diagnosticare i problemi del commercio perugino e trovare soluzioni per il suo rilancio.

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“Gli obiettivi di questo protocollo sono ambiziosi“, ha dichiarato l’assessore allo sviluppo economico Andrea Stafisso. “Vogliamo rilanciare il commercio locale, contrastare la desertificazione commerciale e migliorare la vivibilità della città. E siamo convinti che la collaborazione tra Comune e Confcommercio sia la chiave per raggiungere questi obiettivi”.

Il protocollo prevede la costituzione di un tavolo di coordinamento tra Comune e Confcommercio, che avrà il compito di analizzare i dati e identificare le aree di intervento. A settembre, già annunciata, la prima presentazione dei dati raccolti. Saranno poi definite azioni concrete per il rilancio del commercio locale, come la valorizzazione dei quartieri e del centro storico, il sostegno alle imprese commerciali e ai loro dipendenti.

“La crisi del commercio locale è un problema complesso”, ha dichiarato Michele Biselli, delegato di Confcommercio Imprese per l’Italia dell’Umbria. “Ma siamo convinti che la collaborazione tra Comune e Confcommercio possa portare a risultati concreti. E siamo pronti a lavorare insieme per rilanciare il commercio perugino. Il protocollo firmato oggi è un passo importante verso la rigenerazione del commercio locale. E Perugia sembra essere sulla strada giusta per curare i mali del commercio e rilanciare la sua economia locale”.

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Lo strumento

Per analizzare i flussi che serviranno a fare una diagnosi precisa della situazione, la Camera di Commercio ha avviato un sistema di rilevazioni dati chiamato Cities Mobility Analytics, una piattaforma innovativa che permette di leggere i flussi urbani, le dinamiche della domanda, i comportamenti dei visitatori e dei residenti grazie a una mole di dati anonimi raccolti tramite rete mobile. “Il sistema è stato già adottato in altre realtà italiane e ora anche Perugia – spiega Biselli – è rientrata nel progetto sperimentale con due grandi territori: il centro storico e Ponte San Giovanni”.

Dal Cities al Gemello digitale, il passo è breve. Ecco, dunque, che si può arrivare a ipotizzare scenari avveniristici di shopping in corso Vannucci all’interno di una realtà virtuale dove ci si muove con il proprio Avatar. Fondamentale in questo contesto anche l’attuazione dei distretti urbani del commercio previsti dalla legge regionale, come strumenti pensati per agevolare la cooperazione tra soggetti pubblici e privati. Il modello di riferimento è la Lombardia, in particolare la città di Bergamo, dove si lavora sui Duc (distretti urbani del commercio) da oltre 15 anni.

Step successivo: la cabina di regia

Sarà quindi costituito un tavolo di coordinamento con tre rappresentanti del Comune e tre di Confcommercio Imprese per l’Italia Umbria, che avrà il compito di programmare, monitorare e valutare le azioni congiunte previste dal protocollo, anche in collaborazione con rappresentanti di altri enti, organizzazioni, associazioni o soggetti economici coinvolti in base, ogni volta, alle materie trattate.



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