Trasforma il tuo sogno in realtà

partecipa alle aste immobiliari.

 

le scelte di investimento per il 2° semestre


Lo scenario degli investimenti del settore privato non professionale sta cambiando, in particolare per la maggior presenza di giovani investitori, che si affacciano sul mercato con nuove priorità e strategie. Secondo ricerche recenti, il 30% della Gen Z inizia a investire quando è ancora all’università e, una vota entrato nel mondo del lavoro, l’86% già possiede una conoscenza di base degli investimenti. Questo ricambio generazionale sta portando a un cambiamento delle priorità, con un’enfasi su obiettivi a breve termine, nuovi asset e strumenti decisionali sempre più digitali.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Retail sempre più preseti a Wall Street

Secondo una analisi condotta da Freedom24, società di brokeraggio quotata sulla borsa americana, gli investitori retail stanno entrando attivamente nel mercato azionario e si stima una domanda aggregata potenzialmente pari a 500 miliardi di dollari nel 2025. Nel frattempo, la bassa volatilità suggerisce che l’attuale fase rialzista del mercato non è trainata da paura ed emotività, ma da un interesse graduale e misurato.  L’aumento dei tassi d’interesse ha inoltre accresciuto l’attrattiva dei fondi monetari, che risultan sempre più avcessibili a piccoli investitori, grazie anche alle applicazioni fintech, che hanno semplificato l’accesso a questi strumenti e “insegnato” agli investitori privati ad agire secondo una logica istituzionale.

Le 5 sfide per la seconda metà del 2025

Freedom24 ha individuato cinque “nodi” chiave che gli investitori devono affrontare nei prossimi mesi e tenerne conto nel delineare la propria strategia di investimento:

  • Inflazione e volatilità: si tratta delle fonti principali di preoccupazione ed impediscono l’attuazione di strategie a lungo termine.
  • Politiche commerciali: i dazi all’importazione, annunciati a inizio anno, si avvicinano in media al 15% nonostante le misure di mitigazione.
  • Geopolitica: il conflitto in Medio Oriente, in particolare tra Iran e Israele, sta generando forte volatilità e portando a una rivalutazione del rischio negli asset legati alle materie prime.
  • Sopravvalutazione mercato USA: l’attuale rapporto prezzo/utili di 22 volte limita il potenziale di crescita ulteriore e potrebbe incentivare flussi di capitale verso regioni più attraenti.
  • Volatilità politica e perdita di ancore macroeconomiche: gli indicatori classici (aspettative d’inflazione, disciplina fiscale) stanno perdendo prevedibilità e gli investitori sono costretti ad adattarsi a una nuova normalità, in cui politica e geopolitica cntano più dei dati economici.

La corsa all’AI coinvolge anche l’energia

L’intelligenza artificiale non sta solo trasformando l’approccio decisionale, ma è anche diventata un tema d’investimento a sé stante. La “corsa agli armamenti” scattata nel settore dell’IA va oltre le Big Tech. La crescente domanda di potenza di calcolo e di data center sta spingendo l’interesse verso il “secondo livello”: infrastrutture energetiche, gasdotti e fonti energetiche sostenibili. L’elevata densità energetica e l’affidabilità rendono questi asset particolarmente attraenti nell’era dell’IA.

Come muoversi nel secondo semestre 2025?

In un contesto di persistente incertezza, sarà importante non non limitarsi a seguire le tendenze, ma adattare le proprie strategie al profilo di rischio ed alla proprie maturità finanziaria.

“Nel 2025, gli investitori retail si trovano di fronte a una doppia realtà: da un lato, i rischi macroeconomici generano fluttuazioni a breve termine, dall’altro, tendenze strutturali di lungo periodo, come l’IA, rappresentano motori di crescita. L’elevata valutazione delle azioni USA richiede un approccio più attento ai punti di ingresso, mentre le obbligazioni stanno gradualmente riconquistando rilevanza grazie a rendimenti superiori ai livelli pre-pandemia. Anche il mercato privato offre nuove finestre di opportunità, ma richiede un’analisi particolarmente rigorosa”, afferma Francesco Bergamini, Head of Representative Office di Freedom24 in Italia, aggiungendo “una strategia per la seconda metà del 2025 dovrebbe basarsi su una diversificazione ampia, asset protetti dall’inflazione e un approccio disciplinato alla selezione dei titoli, con una chiara diversificazione geografica”.

Opportunità uniche acquisto in asta

 ribassi fino al 70%

 

Freedom24 dà alcuni  suggerimenti chiave per costruire una strategia più resiliente:

  • Diversificazione geografica e per fattori: si può optare per un mix di azioni growth e quality dagli Stati Uniti, asset ciclici dal Giappone e segmenti sottovalutati dell’Europa, ma sono da considerare anche investimenti selettivi nei mercati emergenti (India, Emirati Arabi Uniti e Messico) per compensare il rischio valutario e accelerare i rendimenti.
  • Equilibrio tra protezione e rendimento nelle obbligazioni: una strategia a scalare nei titoli di Stato USA con scadenze da 6 mesi a 5 anni consente di sfruttare la curva dei rendimenti in calo; si può inoltre destinare il 10-15% a obbligazioni societarie investment grade e fino al 5% a debito high-yield di breve termine o a fondi di credito privato, con monitoraggio dei covenant.
  • Puntare sui temi secolari con disciplina: gli strumenti basati su ETF consentono investimenti tematici in IA, metalli green e biotecnologie, ma si raccomanda di limitare la quota di ciascun tema al massimo al 5% del portafoglio totale.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura