Il Fondo nuove competenze 2026 (FNC) si conferma uno strumento chiave per sostenere le aziende nei processi di aggiornamento e riqualificazione dei propri lavoratori, in linea con le sfide della transizione digitale, green e organizzativa. In questa guida scopriamo cosa aspettarsi dalla nuova edizione, quali sono le anticipazioni sulle misure previste e come le imprese potranno prepararsi per accedere ai finanziamenti.
Il Fondo nuove competenze è una misura cofinanziata dallo Stato e dai Fondi europei, nata con l’obiettivo di potenziare le competenze dei lavoratori attraverso la rimodulazione dell’orario di lavoro e la partecipazione a percorsi formativi. Dopo il successo delle edizioni 2020, 2022 e 2024, cresce l’attesa per la versione 2026, che promette importanti novità e nuove risorse per le imprese.
Cos’è il Fondo nuove competenze 2026
Il FNC permette alle aziende di rimodulare temporaneamente l’orario di lavoro dei dipendenti, destinando parte del tempo alla formazione, senza costi aggiuntivi. Lo Stato, tramite ANPAL (Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro), rimborsa il costo delle ore di lavoro dedicate ai corsi, alleggerendo il carico per le imprese e incentivando l’aggiornamento delle competenze.
Cosa finanzierà il FNC 2026
Anche per il 2026, il Fondo nuove competenze dovrebbe continuare a finanziare:
- Ore di formazione retribuite per i lavoratori
- Costi per la docenza o per l’erogazione dei corsi
- Attività collegate alla progettazione dei piani formativi
La misura si inserirà nei processi di transizione digitale, ecologica e produttiva, sostenendo le aziende che vogliono innovare e migliorare le proprie performance interne.
Anticipazioni sul nuovo avviso 2026
Sebbene al momento non ci sia ancora un avviso ufficiale, alcune anticipazioni utili sono già circolate:
- Pubblicazione prevista: entro la prima metà del 2026
- Dotazione finanziaria: attesa una cifra superiore al miliardo di euro
- Durata formazione: tra le 40 e le 200 ore per lavoratore
- Priorità settoriali: manifattura 4.0, logistica green, servizi digitali, turismo, sanità e cura
È probabile che il nuovo avviso si ispiri ai meccanismi già collaudati nel FNC 2024, ma con semplificazioni procedurali e maggiore attenzione alle micro e piccole imprese.
Chi può accedere al FNC 2026
Possono presentare domanda:
- Tutte le aziende private iscritte regolarmente a INPS e INAIL
- Imprese di qualsiasi settore e dimensione
- Anche le cooperative e consorzi, purché in regola con DURC
I lavoratori coinvolti devono essere assunti a tempo indeterminato o determinato (esclusi tirocinanti e collaboratori).
Requisiti e documentazione necessaria
Per accedere al Fondo, sarà necessario predisporre:
- Accordo collettivo di rimodulazione dell’orario di lavoro con i sindacati
- Piano formativo dettagliato con obiettivi e contenuti
- Elenco dei lavoratori coinvolti e delle ore da dedicare alla formazione
- Scelta del soggetto attuatore (Ente di formazione accreditato)
Le aziende potranno candidarsi attraverso la piattaforma ANPAL non appena sarà pubblicato il nuovo avviso.
Vantaggi per le imprese e i lavoratori
Il Fondo nuove competenze è un’opportunità concreta per:
- Aumentare il livello di innovazione e competitività aziendale
- Ridurre il mismatch tra competenze disponibili e necessarie
- Migliorare la motivazione e la performance dei lavoratori
- Rafforzare le competenze utili alla digitalizzazione e sostenibilità
Si tratta a tutti gli effetti di una misura di welfare aziendale, che punta sulla formazione come leva strategica.
Come prepararsi fin da subito
Anche in assenza del nuovo avviso, è consigliabile:
- Mappare i fabbisogni formativi interni
- Contattare un ente formativo accreditato per la progettazione dei corsi
- Coinvolgere i rappresentanti sindacali per avviare l’accordo
- Monitorare costantemente il sito ANPAL e gli aggiornamenti ufficiali
In questo modo, l’impresa sarà pronta a candidarsi tempestivamente appena si apriranno le domande.
Consigli dell’esperto
Chi ha già partecipato alle edizioni precedenti del FNC sa bene quanto sia importante non improvvisare. Il consiglio è affidarsi a consulenti esperti o a enti di formazione specializzati che conoscano in dettaglio i meccanismi di finanziamento, evitando errori nella compilazione della domanda o nella gestione amministrativa dei corsi.
La formazione finanziata, se ben strutturata, diventa un vero investimento a lungo termine per ogni impresa.
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