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Portualità turistica: una strategia condivisa, masterplan e ruolo dei Blue Marina Awards


Roma – Negli ultimi giorni, due segnali importanti hanno riacceso l’attenzione sul futuro della portualità turistica italiana.

Da un lato, l’avvio del primo tavolo tecnico nazionale promosso Assonat, l’Associazione Nazionale dei Porti e Approdi Turistici e Sace, nato con l’obiettivo di costruire una visione strategica del comparto; dall’altro, l’incontro istituzionale convocato presso il Ministero del Turismo, che ha messo al centro il ruolo dei porti turistici nell’ecosistema del turismo nautico italiano.

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Due appuntamenti che confermano l’urgenza di sostenere un settore che rappresenta un asset fondamentale per l’economia del mare, ma che necessita di strumenti adeguati per affrontare le sfide della transizione energetica, dell’innovazione infrastrutturale e della sostenibilità ambientale.

Al via una strategia di intervento condivisa sulla valorizzazione e lo sviluppo del turismo nautico e della portualità turistica in Italia. Un Masterplan nazionale dei porti turistici italiani, suddiviso per regione, per censire e incentivare la riqualificazione delle infrastrutture esistenti con un’attenzione particolare alla sostenibilità e all’integrazione con il tessuto territoriale circostante.

In questo contesto, si inserisce con coerenza e visione l’esperienza dei Blue Marina Awards, un’iniziativa che, attraverso una rete di eventi, roadshow e momenti di confronto pubblico-privato, sta contribuendo a creare un vero e proprio “ecosistema culturale” per la portualità turistica, facilitando una trait d’union tra infrastrutture ed imprese per l’implementazione di soluzioni per l’ammodernamento delle strutture portuali, partendo dall’ascolto delle esigenze del comparto.

I Blue Marina Awards non sono solo un riconoscimento: sono un indicatore dinamico dello stato di salute dei porti turistici italiani, capace di valutare, attraverso una metodologia certificata dal RINA, il grado di avanzamento delle strutture portuali su temi chiave come la sostenibilità ESG, la digitalizzazione, l’efficienza energetica, la gestione sostenibile, l’accessibilità e la valorizzazione dei territori.

Grazie alla capillarità del roadshow, i Blue Marina Awards si sono rivelati un collante tra porti turistici, imprese, operatori  e istituzioni, facilitando il dialogo tra i diversi attori e promuovendo buone pratiche replicabili a livello nazionale e mediterraneo.

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In un momento in cui si discute di nuovi modelli di concessione, pianificazione degli investimenti e accesso a strumenti finanziari mirati, la presenza di un sistema di valutazione terzo e trasparente come quello dei Blue Marina Awards può rappresentare un vero e proprio “biglietto da visita” per i porti turistici, anche in termini di attrattività verso investitori e utenti finali.

È quindi auspicabile che iniziative come questa vengano sempre più riconosciute e integrate nei percorsi istituzionali di programmazione strategica, come quelli avviati da SACE, Assonat e dal Ministero del Turismo.
Solo così sarà possibile costruire una portualità turistica moderna e competitiva, capace di contribuire in modo sostanziale allo sviluppo sostenibile delle coste italiane.



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