VILLA SAN GIOVANNI Politica, sanità, infrastrutture, giovani, imprese, rilancio del Sud. Si parla un po’ di tutto agli Stati Generali del Mezzogiorno di Forza Italia, kermesse di tre giorni iniziata oggi sul lungomare dello Stretto di Villa San Giovanni. Punto dal quale, chissà, un giorno potrebbe intravedersi il Ponte di Messina, tema che, insieme ai già citati, inevitabilmente finisce nell’enorme pentolone della convention del “partito azzurro”.
L’entusiasmo è evidente: ci sono un po’ tutti, governatori regionali, anche del Nord come Alberto Cirio, rappresentanti della sanità, «tema da sempre a cuore di Forza Italia e ambito dove esiste un divario col Nord da colmare», della politica nazionale, regionale e provinciale, coordinatori, segretari, la deputata Rita Dalla Chiesa, che chiude la giornata con un’intervista a tutto tondo. Insomma, il gran caldo dopo giorni di instabilità metereologica non frena la marcia degli “azzurri”. E neppure il possibile “terremoto politico” post dichiarazioni di Occhiuto pare sfiduciare gli esponenti di FI.
Comunità, sostegno e “Radici”
Il momento clou è l’apertura, dove partecipano gli oratori più attesi: arrivano tutti insieme e scendono dalla macchina blindata che li ha accompagnati dall’aeroporto il coordinatore regionale Francesco Cannizzaro, il segretario nazionale di FI, ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani e il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. Ad aprire le danze, su invito di Cannizzaro (ottima performance al microfono, molto appassionato e soprattutto bravo nell’interrompere il brusio di sottofondo) chiaramente, il “padrone di casa” Occhiuto, reduce dalla clamorosa rivelazione di ieri sulle sue dimissioni.
Argomento che dunque la fa da padrone: i giornalisti, i fotografi, i suoi sostenitori lo cercano, lo inseguono per qualche battuta. Ma dal palco degli Stati Generali il governatore avverte: «Il dibattito di questi tre giorni non può e non deve essere “cannibalizzato” da questa notizia, perché i temi che si affrontano sono tutti importanti». Poi, le due parole chiave: «sostegno, quello che ho sempre ricevuto da tutto il partito e quando ho comunicato la notizia al ministro Tajani» e «comunità, quello che rappresenta Forza Italia, grazie al lavoro del vicepremier». E proprio quel senso di comunità «può far crescere il partito». Altro concetto, l’importanza del Sud, le “Radici” della Penisola come recita lo slogan della kermesse e come sottolineava in passato Silvio Berlusconi. E sulla scia dell’ex presidente del Consiglio e fondatore di FI, infine, si inserisce anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani: «Dobbiamo portare il nostro modello liberale e moderno in tutte le Regioni, soprattutto al Mezzogiorno, che prima dell’Unità d’Italia era il “Nord” di oggi, trainava il Paese. Vogliamo – aggiunge il vicepremier – ridisegnare il Sud e la Calabria che voleva Berlusconi, che provava un grande amore per questo territorio. Abbiamo acceso i riflettori sul Mezzogiorno e il G7 lo ha dimostrato. Tuttavia – evidenzia – serve una diversa mentalità e Occhiuto in questo ha cambiato la situazione, ad esempio impedendo la chiusura degli ospedali. Io personalmente mi sono sempre mobilitato per aiutarlo, perché non potevamo permettere che i calabresi non avessero la possibilità di potersi curare. Nello specifico, la Calabria – conclude Tajani – da fanalino di coda deve diventare la testa del treno Italia, questo abbiamo voluto fare e vorremo fare in futuro». Un futuro dove, ascoltando gli interventi degli “azzurri”, «ci sarà sicuramente» alla guida, ancora una volta, Roberto Occhiuto.
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