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Rischi idrogeologici, mappe aggiornate. Castelli punta su vincoli meno restrittivi rispetto al 2005


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ASCOLI La conferenza operativa dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale, con il supporto della Regione Marche e della struttura commissariale per il sisma, ha dato il via libera alla modifica del Pai, il Piano di assetto idrogeologico, lungo la vallata del fiume Tronto. Un aggiornamento atteso da anni, che punta a ridisegnare le mappe di rischio e a rivedere quei vincoli che avevano frenato lo sviluppo economico e produttivo di un’area strategica per il Piceno. «Già da assessore regionale – spiega il commissario straordinario per il sisma Guido Castelli – avevo riscontrato problematiche determinate dai vincoli per rischio idraulico, che spesso ostacolavano la crescita economica e industriale lungo l’asta fluviale del Tronto. Ora, da commissario, ho toccato con mano come questi limiti abbiano inciso anche sull’attivazione dei progetti Next Appennino». 

Il Piano

Il Pai è lo strumento che individua e cataloga i rischi idrogeologici del territorio, definendo le aree di vincolo e le modalità di intervento. L’ultima revisione risaliva al 2005 e si era dimostrata, nel corso degli anni, particolarmente restrittiva. Tanto che diverse aziende, soprattutto nella zona industriale a ridosso delle sponde del fiume, si erano viste bocciare progetti di ampliamento o costrette a rispettare prescrizioni tecniche talmente onerose da scoraggiare ogni velleità di sviluppo. Adesso, grazie alla revisione approvata dalla conferenza operativa, le mappe di rischio sono state aggiornate, con particolare attenzione al tratto compreso tra Arquata del Tronto e la foce. Il tratto a monte, infatti, era già stato oggetto di un precedente adeguamento. «La prossima settimana verrà pubblicato il decreto – annuncia Castelli – e da quel momento scatteranno trenta giorni di tempo per eventuali osservazioni o richieste di modifica da parte di enti e soggetti interessati. È prevedibile che entro ottobre si possa arrivare all’approvazione definitiva». Il nuovo Piano, dunque, promette di avere ripercussioni positive anche sul piano economico. Un aggiornamento che terrà conto non solo delle condizioni attuali del territorio, ma anche degli interventi di mitigazione del rischio e delle opere infrastrutturali realizzate negli ultimi anni. «Nel pieno rispetto della sicurezza idrogeologica – prosegue Castelli – le nuove mappature saranno più aderenti alla realtà, favorendo così condizioni di sviluppo per il territorio. L’obiettivo è creare un equilibrio tra tutela ambientale e crescita produttiva».

Le sollecitazioni

Il tema della revisione del Pai era stato sollecitato a più riprese anche dal mondo imprenditoriale. Confindustria Ascoli accoglie con favore la notizia. «Ho appreso dal commissario Castelli i dettagli della modifica al Pai e, come auspicavamo, è stato raggiunto un risultato concreto – commenta Simone Ferraioli, presidente degli industriali ascolani –. Attendiamo di leggere il testo completo per esprimere un giudizio definitivo, ma siamo consapevoli che un provvedimento di questo tipo può rappresentare una sfida per chi, come noi, crede e vuole continuare a investire nel territorio».

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