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Benetton, al via il piano di rilancio nel 2025-2026 dopo fine ristrutturazione. Le nuove strategie e conseguenze dipendenti


Negli ultimi anni il settore moda ha attraversato un periodo di profonde trasformazioni a livello internazionale, imponendo alle aziende strategie di adattamento rapide e incisive. La realtà di Ponzano Veneto, storicamente riconosciuta per la sua presenza capillare sul territorio, è arrivata al termine di una impegnativa fase di ristrutturazione, con l’obiettivo di riconquistare competitività. Tale percorso si è caratterizzato per la capacità di ridurre le perdite a meno di 100 milioni di euro, triplicando il progresso rispetto all’anno precedente e mostrando chiari segnali di risanamento gestionale e finanziario.

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L’implementazione di interventi di razionalizzazione della rete vendita, riduzione dei costi generali e concentrazione delle funzioni aziendali presso la sede di Castrette di Villorba hanno consentito una maggiore efficienza, costituendo la base su cui fondare le nuove direttrici di benetton rilancio. Il nuovo assetto mira a ricollocare il gruppo tra i protagonisti del mercato globale, grazie a un piano industriale su cinque pilastri e a un rinnovato impegno nel digitale e nella sostenibilità.

Tagli, razionalizzazione e gli effetti sul personale

La riorganizzazione ha comportato una decisa riduzione dell’organico, passato da 1.100 a circa 700 dipendenti attraverso meccanismi quali incentivi all’esodo e contratti di solidarietà, attualmente limitati a poche ore settimanali. Parallelamente, è stata avviata una selezione rigorosa sulla rete di vendita: la chiusura di circa 500 punti vendita non redditizi ha portato a una rete globale di circa 3.000 negozi, stabilizzando un turnover armonico tipico delle retail chain internazionali.

Dal punto di vista sociale, la ristrutturazione, seppur contenuta rispetto alle previsioni originarie, ha ridisegnato profondamente la dimensione e l’organizzazione interna del personale. L’obiettivo dichiarato di evitare ulteriori esuberi è sostenuto dalla convinta volontà di valorizzare il capitale umano residuo e rilanciare la collaborazione sindacale, anche in ottica di presidio dei diritti acquisiti e delle tutele occupazionali.

Le nuove strategie aziendali: governance, modelli organizzativi e asset societari

L’evoluzione della governance costituisce una delle leve più rilevanti nel processo di benetton rilancio. Dal secondo semestre 2025, la creazione di nuove branch aziendali, strutturate come entità giuridiche autonome ma controllate dal gruppo, rappresenta un cambio di paradigma nell’assetto organizzativo.

Saranno avviate divisioni specifiche dedicate all’e-commerce, alla logistica e alla commercializzazione, ciascuna dotata di margini di gestione e responsabilità manageriali chiare.

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L’innovazione nei modelli organizzativi punta sull’accelerazione della produzione fashion: i tempi di realizzazione delle collezioni saranno dimezzati da 12 a 6 mesi, conformando il gruppo ai competitor internazionali del fast fashion.

È previsto il completamento del passaggio dal modello wholesale puro a un modello ibrido wholesale/retail, per aumentare presidio e controllo sulla rete commerciale.

Questa decentralizzazione delle business unit permette maggiore rapidità nelle decisioni operative e favorisce collaborazioni esterne mirate, incrementando l’efficacia rispetto al precedente percorso stand alone. La visione rimane comunque unitaria, garantendo coerenza strategica e tutela dell’identità del gruppo Benetton.

Il pilastro digitale: potenziamento dell’e-commerce e obiettivi di crescita online

La trasformazione digitale rappresenta il centro delle politiche di sviluppo avviate di recente. L’incidenza del commercio elettronico sui ricavi è salita negli ultimi dodici mesi dal 10% al 13%, ma l’effettivo gap rispetto ai migliori operatori mondiali (media internazionale attorno al 35%) spinge l’azienda a investire pesantemente per raggiungere un target tra il 20% e il 25% delle vendite globali generate online. C’è da tenere presente che:


  • Istituzione di una divisione eBusiness con riporto diretto al CEO, affidata a un manager specializzato con ventennale esperienza nel fashion retail.

  • Lancio nel marzo 2025 della piattaforma outletbenetton.com, primo progetto di outlet virtuale riservato al mercato italiano, integrabile con prodotti delle stagioni precedenti.

  • Sviluppo dell’omnicanalità: soluzioni logistiche e digitali integrate tra ecommerce e rete fisica, con focus sugli strumenti di connessione tra punti vendita e touchpoint digitali.

La strategia di crescita digitale si accompagna anche a investimenti tecnologici e campagne mirate sui social media, al fine di rafforzare il coinvolgimento dei clienti e colmare rapidamente il gap competitivo. La creazione di una branch esclusivamente dedicata all’e-commerce mira a garantire agilità decisionale e sperimentazione, secondo best practice di settore.

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Rete fisica e canali distributivi: evoluzione dei negozi, valorizzazione e competitività

La razionalizzazione dei punti vendita ha rappresentato un passaggio essenziale nell’ottica dell’efficientamento economico e della ricerca di una crescita più sostenibile. In pratica:


  • Circa 500 negozi a bassa redditività sono stati chiusi, portando la rete globale a circa 3.000 punti vendita, di cui oltre 600 in Italia.

  • Le vendite dei punti vendita diretti hanno segnato un incremento medio annuo del 7% durante il 2024, segnalando la forza del marchio nei mercati core come Italia, Penisola Iberica, Nord Europa, India e Corea del Sud.

  • La strategia prevede l’interruzione delle collaborazioni con partner finanziariamente instabili, per ridurre rischi e insolvenze.

L’integrazione tra canale online e fisico si articola anche attraverso nuovi format di negozio, più snelli ma esperienziali, e sull’introduzione di collezioni esclusive pensate per mercati emergenti o per testare nuove linee di prodotto, come l’innovazione rappresentata da Sisley K e BBold.

L’adeguamento della filiera di approvvigionamento e logistica segna un passo importante nell’ottica della competitività. Le recenti azioni di ammodernamento hanno previsto:

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  • Esternalizzazione progressiva delle produzioni, dagli stabilimenti interni alla fornitura terziarizzata: dal 60% del 2023 al 100% previsto per la stagione autunno/inverno 2025.

  • Accentramento di tutte le funzioni nella sede di Castrette per favorire collaborazione diretta e riduzione delle ridondanze operative.

  • Avvio di sinergie con operatori logistici esterni, tra cui interlocuzioni con Poste Italiane per la razionalizzazione della distribuzione interna e potenziamento della logistica omnichannel.

Tali iniziative si traducono in maggiore reattività ai trend di mercato e in tempi di produzione ridotti, offrendo una risposta più tempestiva alle richieste dei consumatori. L’attenzione rimane elevata anche sugli aspetti di sostenibilità e tracciabilità, elementi ormai considerati indispensabili nel tessile internazionale.

Politiche sindacali e dialogo con i dipendenti: rinnovo del contratto integrativo e tutele occupazionali

L’impatto delle strategie di benetton rilancio sulle relazioni industriali è tangibile.


  • Il nuovo clima aziendale punta al rafforzamento del dialogo con le rappresentanze sindacali, dopo un periodo segnato dalla chiusura di negozi e dal depotenziamento della forza lavoro.
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  • La direzione HR ha espresso apertura sul rinnovo del contratto integrativo aziendale, elemento centrale per la definizione dei premi di risultato e delle condizioni di lavoro nel nuovo scenario industriale.

  • La trasformazione delle branch sarà accompagnata dal rispetto della normativa a tutela dei diritti acquisiti, in conformità all’art. 2112 del Codice Civile (leggi il testo sulla Gazzetta Ufficiale).

L’agenda dei prossimi mesi prevede l’apertura di un tavolo di confronto al termine dell’estate, per ridefinire in modo condiviso le nuove condizioni di lavoro, in parallelo alle esigenze di efficienza e innovazione imposte dal contesto competitivo.

Prospettive economico-finanziarie: risultati attesi, tempistiche e nuove sfide per Benetton

L’obiettivo dichiarato dal management è il ritorno all’utile entro il 2026, anticipando di un anno le stime iniziali grazie all’esecuzione rapida ed efficace del piano di risanamento. Gli indicatori chiave al termine del 2024 registrano:







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Perdite

< 100 mln € ( 57,5% su anno)

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Ricavi

916,9 mln €

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Posizione Finanziaria Netta

411 mln €

Investimenti previsti dal gruppo Edizione

260 mln €, di cui utilizzati finora 90 mln

Tra le nuove sfide si segnalano la stabilizzazione delle performance retail, la crescita digitale secondo i target prefissati e la gestione dei rischi legati ai mercati emergenti. Non sono previste ulteriori riduzioni di organico, mentre si conferma una politica di ricambio naturale delle risorse.

La strategia di rilancio di Benetton poggia su una solida struttura gestionale ed è indirizzata alla costruzione di un modello industriale snello, agile e competitivo, in grado di valorizzare sia la tradizione del marchio sia le opportunità offerte dalla rivoluzione digitale.



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