Ecco come richiedere gli incentivi per finanziare macchinari intelligenti, software evoluti, impianti interconnessi e soluzioni utili all’efficientamento energetico.
Le imprese interessate al bonus transizione 4.0 hanno più risorse a disposizione per presentare la domanda dei crediti necessari all’acquisto dei beni strumentali. È quanto deriva dal conteggio delle risorse residue effettuato dal ministero delle Imprese e del Made in Italy di Adolfo Urso. Il Mimit ha infatti comunicato che residuano fondi per circa 700 milioni di euro alla data del 29 luglio 2025. Le risorse possono essere richieste dalle aziende per finanziare gli investimenti in beni strumentali. Peraltro, la possibilità di presentare la domanda per richiedere il bonus transizione 4.0 consente alle imprese che avevano ricevuto un riscontro negativo per l’esaurimento delle risorse di prendere parte alla richiesta dei crediti d’imposta. Gli investimenti ammissibili devono servire a finanziare macchinari intelligenti, software evoluti, impianti interconnessi e soluzioni utili all’efficientamento energetico.
Bonus transizione 4.0: chi può ancora presentare domanda nel 2025
Con la comunicazione del 29 luglio 2025, il ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) ha reso noto che, ai fini dell’accesso delle imprese al bonus transizione 4.0, per le spese e gli investimenti effettuati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025, residuano ancora 686.372.544,73 milioni di euro che possono essere oggetto di domanda mediante la piattaforma telematica messa a disposizione dal Gestore dei servizi energetici (Gse). Si tratta di incentivi che le imprese possono ancora richiedere per fare investimenti nell’ottica della trasformazione tecnologica della propria attività. Il mese di agosto si presenta, quindi, particolarmente cruciale per le imprese italiane interessate a richiedere i crediti d’imposta per finanziare i propri investimenti. Peraltro, in vari casi si tratta di imprese che avevano già preparato il proprio progetto di spesa ricevendo, tuttavia, una risposta negativa per l’esaurimento delle risorse. Grazie alla comunicazione del Mimit, queste imprese potranno provare a presentare nuovamente la domanda dei contributi nelle modalità previste dalle norme.
Bonus transizione 4.0: come richiederlo
Le imprese che ricevono la comunicazione di ammissione del progetto in ambito di bonus transizione 4.0, già in precedenza presentato e rifiutato, devono provvedere, entro i successivi 30 giorni, a:
- versare l’acconto di almeno il 20 per cento del costo del prodotto o bene 4.0 (la cosiddetta «prenotazione»);
- assicurarsi che il venditore o fornitore, nella fattura – anche in quella d’acconto -, abbia inserito nella descrizione la normativa di riferimento dell’investimento ai fini della transizione 4.0.
Non rispettare il termine di 30 giorni (sia per la prenotazione che per la conferma dell’ordine da parte dei fornitore) oppure non inserire nella fattura la normativa agevolativa comporta la decadenza dalla possibilità di ottenere il credito d’imposta. Per inviare la domanda è necessario servirsi della piattaforma telematica del Gestore dei servizi energetici (Gse), previo accesso all’area clienti con Spid, Carta di identità elettronica (Cie) o Cns (Carta nazionale dei servizi) e procedere con l’inserimento dei dati e degli allegati previsti.
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