Il Consiglio d’Amministrazione di Cassa di Risparmio di Orvieto ha approvato i risultati al 30 giugno 2025. Il primo semestre 2025 chiude con un utile netto pari a 6,2 milioni di euro (6 milioni di euro registrati al 30 giugno 2024) e una crescita del 27,2% del sostegno al territorio con 140,7 milioni di finanziamenti a famiglie e imprese.
Nel dettaglio:
- Il primo semestre 2025 registra un utile netto di 6,2 milioni di euro rispetto all’utile netto di 6 milioni di euro al 30 giugno 2024.
- Stabile il Margine di interesse, pari a 20,2 milioni di euro al 30 giugno 2025, sostanzialmente in linea con il 30 giugno 2024.
- +16,2% le Commissioni nette pari a 10,6 milioni di euro in confronto ai 9,1 milioni di euro al 30 giugno 2024.
- +9,6% il Margine di intermediazione pari a 32,3 milioni di euro rispetto ai 29,5 milioni di euro al 30 giugno 2024.
- Il cost/income[1] si attesta al 64,4% del 30 giugno 2025 contro il 63,7% del 30 giugno 2024.
- +3% gli Impieghi netti a clientela[2], con 1.321 milioni di euro al 30 giugno 2025 rispetto a 1.282,2 milioni di euro al 31 dicembre 2024.
- +1,7% la Raccolta totale da clientela, pari a 1.748,4 milioni di euro al 30 giugno 2025 rispetto a 1.719,1 milioni di euro al 31 dicembre 2024.
- NPE ratio lordo e netto rispettivamente al 2% e al 1,2%.
In particolare, il risultato economico evidenzia:
a) margine di intermediazione pari a 32,3 milioni di euro (+9,6% rispetto a 29,5 milioni di euro al 30 giugno 2024), grazie alla crescita delle commissioni nette (+16,2% da 9,1 milioni di euro di giugno 2024 a 10,6 milioni di euro al 30 giugno 2025) e della tenuta del margine di interesse (-0,3% da 20,3 milioni di euro di giugno 2024 a 20,2 milioni di euro al 30 giugno 2025);
b) rettifiche di valore nette per rischio di credito pari a 1,9 milioni di euro (1,8 milioni di euro al 30 giugno 2024);
c) costi operativi per complessivi 21,1 milioni di euro, rispetto a 18,6 milioni di euro al 30 giugno 2024. Le spese amministrative si attestano a 20,6 milioni di euro (rispetto ai 18,7 milioni di euro del 30 giugno 2024, +10,3%) ed includono i costi delle attività esternalizzate alla Capogruppo, pari a circa 2,9 milioni di euro (1,4 milioni di euro a giugno 2024). Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri presentano un saldo negativo pari a 0,3 milioni di euro (saldo positivo di 0,2 milioni euro al 30 giugno 2024). Da un punto di vista patrimoniale, il portafoglio titoli (comprensivo dei titoli “Hold to Collect-HTC” rientranti nella voce 40. dell’Attivo S.P. “crediti verso clientela”) ammonta a complessivi 168,7 milioni di euro rispetto a 150,7 milioni di euro al 31 dicembre 2024 (+11,9%), costituito, prevalentemente, da titoli governativi italiani classificati nel portafoglio “FVOCI”.
Gli impieghi netti a clientela (non considerando i titoli di debito “HTC”) passano da 1.282,2 milioni di euro di fine 2024 a 1.321,0 milioni di euro al 30 giugno 2025 (+3%). I crediti deteriorati verso clientela presentano un valore contabile netto di 16,2 milioni di euro (rispetto a 13,9 milioni di euro a fine 2024), con un grado di copertura dei fondi rettificativi al 40,7% in diminuzione rispetto al 46,7% del 31 dicembre 2024 per effetto principalmente della chiusura (write-off) di posizioni rilevanti interamente accantonate. Stabili l’NPE ratio lordo e netto, rispettivamente, al 2% e al 1,2%.
In crescita del 1,7% la Raccolta totale da clientela pari a 1.748,4 milioni di euro rispetto a 1.719,1 milioni di euro del 31 dicembre 2024. In crescita i coefficienti di solidità patrimoniale: Cet1/Tier1/Total Capital ratio pari al 17,54% (15,18% al 31 dicembre 2024), che recepiscono il computo dell’utile netto al 30 giugno 2025 nel capitale primario di classe 1.
[1] (Costi Operativi – Accantonamenti netti a Fondi Rischi ed Oneri)/Margine di intermediazione
[2] Al netto dei titoli di debito “HTC”
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