Sospensione sei mesi dopo l’intesa von der Leyen–Trump, ma restano nodi su auto, acciaio ed esenzioni.
(La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen).
Un affondo brillante e vivace sull’ultima svolta nella guerra dei dazi: ecco un’analisi approfondita e commentata, riformulata rispetto al lancio ANSA originale.
Ue sospende controdazi a effetto immediato
Il 4 agosto 2025 la Commissione europea ha confermato l’avvio di una sospensione di sei mesi delle contro-misure nei confronti degli Stati Uniti, che sarebbero dovute entrare in vigore il 7 agosto. Il provvedimento sarà formalizzato con una procedura d’urgenza già il 5 agosto, come dichiarato da Olof Gill, portavoce dell’esecutivo comunitario.
L’intesa quadro del 27 luglio: un accordo politico
L’intesa tra Ursula von der Leyen e Donald Trump, siglata il 27 luglio, prevede una tariffa del 15 % sulle merci europee esportate negli Stati Uniti, un’aliquota massima che ingloba l’attuale tariffa della “nazione più favorita” (circa 4,8 %).
La Commissione sostiene che l’accordo “ripristina stabilità e prevedibilità” per cittadini e imprese, oltre a preservare milioni di posti di lavoro e le catene del valore transatlantiche.
Trump rilancia: “…centinaia di miliardi per i più poveri”
Il presidente Usa non perde occasione per promuovere la sua strategia: i “ricavi dazi” saranno destinati alla riduzione del debito pubblico ed eventualmente redistribuiti come “dividendi per le persone a medio e basso reddito”.
“L’amministrazione Biden ha compromesso i progressi avviati nel mio primo mandato”, ha dichiarato Trump, attaccando la precedente gestione commerciale americana.
Controdazi da 93 miliardi: un dossier in standby
Il pacchetto europeo comprende 93 miliardi di euro di controtariffe potenziali verso le merci Usa, frutto della fusione di due liste da 21 mld e 72 mld preparate in risposta ai dazi su acciaio, alluminio e auto.
Le misure includevano dazi fino al 25 % su carne, agrumi, motocicli, e una replica alle tariffe previste (fino al 30 %) su automobili, macchinari e dispositivi medici. Non entreranno in vigore prima del 7 agosto, se la sospensione sarà attivata.
Settori strategici in bilico: auto, acciaio, farmaci, alcolici
Bruxelles resta in pressing sui dettagli: sono in corso negoziati affinché auto, farmaci, alcolici, aeromobili siano esclusi dai dazi, come anticipato nell’intesa scozzese tra von der Leyen e Trump.
Le fibrillazioni interne all’UE
Il patto è stato accolto con perplessità all’interno del Consiglio. Il leader ungherese Viktor Orbán lo ha definito “autogol” e promesso che “l’Ungheria si difenderà da sola”.
Anche il ministro tedesco Lars Klingbeil ha giudicato la posizione dell’Ue “troppo debole” e ha avvertito che l’acciaio resta un tema critico per l’industria tedesca.
Il presidente francese Emmanuel Macron ha avvertito: “Non è finita qui”, criticando l’intesa come uno scenario in cui l’Ue è uscita “geopoliticamente indebolita” da un accordo preso in fretta, sul green e sugli acquisti energetici americani.
Quali scenari da adesso a settembre?
L’Ue punta ora a finalizzare una dichiarazione congiunta con gli Usa, come previsto dall’intesa di fine luglio. Entro il 7 agosto, Bruxelles cercherà di ottenere le esenzioni promesse sui settori più sensibili; dopodiché l’agenda di settembre porterà i governi nazionali a negoziare internamente e potenzialmente muoversi in ordine sparso sotto la pressione delle imprese.
Una mossa tattica
La decisione di sospendere i controdazi per sei mesi appare una mossa tattica di prudenza politica ed economica: l’Ue guadagna tempo evitando lo scontro aperto, ma resta vulnerabile se Washington non concretizzerà le promesse su esenzioni e riduzione dei dazi.
La palla ora è sul campo degli Stati Uniti: per Bruxelles il passo decisivo spetta a Trump — soprattutto sul fronte delle auto e dell’acciaio. Ma le resistenze interne, da Orbán a Macron, potrebbero indebolire l’unità europea. Se non saranno chiariti i dettagli pratici entro agosto, settembre promette fasi calde.
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