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VSME e le PMI in Europa: Nuove opportunità di rendicontazione


Il nuovo VSME: Lo standard volontario per la Rendicontazione di Sostenibilità per le PMI

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A cura di Avv. Chiara Scardaci

Il 30 luglio 2025, la Commissione Europea con la raccomandazione (C(2025)4984) ha adottato lo standard volontario per la rendicontazione di sostenibilità, denominato VSME (Voluntary Sustainability Reporting Standard for Micro and Small Enterprises), sviluppato dall’EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group) e rivolto alle piccole e medie imprese.

 

 

Indice

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Introduzione

Il 30 luglio 2025, un passo significativo è stato compiuto nel panorama della sostenibilità aziendale con l’adozione da parte della Commissione Europea della raccomandazione (C(2025)4984) che introduce lo standard volontario per la rendicontazione di sostenibilità denominato VSME (Voluntary Sustainability Reporting Standard for Micro and Small Enterprises).

Questo standard, sviluppato dall’EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group), l’organismo consultivo tecnico della Commissione per la rendicontazione di sostenibilità , si rivolge specificamente alle piccole e medie imprese, delineando un percorso semplificato e armonizzato per la divulgazione delle informazioni ESG.

Lo standard ridurrà l’onere amministrativo per le PMI, rendendo più facile per esse rispondere alle richieste di informazioni sulla sostenibilità da parte di grandi aziende e istituzioni finanziarie soggette a rendicontazione obbligatoria ai sensi della Direttiva sulla Rendicontazione di Sostenibilità Aziendale (CSRD) e che hanno tali PMI nelle loro catene del valore.

La Commissione incoraggia le grandi aziende e le istituzioni finanziarie che richiedono informazioni sulla sostenibilità alle PMI a basare le loro richieste, per quanto possibile, sullo standard volontario. Le PMI potrebbero anche voler rendicontare volontariamente le informazioni sulla sostenibilità per migliorare il loro accesso alla finanza sostenibile e comprendere e monitorare meglio le proprie performance di sostenibilità, migliorando così la loro resilienza e competitività.

Benefici del VSME

La Raccomandazione della Commissione in alcuni punti chiave

Punto 7: Quadro ESG standardizzato per le PMI

Facendo riferimento ai considerando della raccomandazione, e riprendendo il relativo punto 7, si rammenta che il 12 settembre 2023 la Commissione ha pubblicato il pacchetto di aiuti per le PMI.

Nell’ambito dell’azione 14 di tale pacchetto, la Commissione si è impegnata a garantire che le PMI dispongano di un quadro semplice e standardizzato per riferire sulle questioni ESG, creando così migliori opportunità per le PMI di ottenere finanziamenti verdi e facilitando così la transizione verso un’economia sostenibile

Tale quadro standardizzato per le PMI limiterebbe anche il rischio che gli obblighi di informativa si estendano alle imprese non quotate nella catena del valore delle imprese nell’ambito di applicazione della direttiva 2013/34/UE.

Finanziamenti e agevolazioni

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Punto 8: benefici per le PMI

Al punto 8, in adesione all’impegno assunto, la Commissione precisa che lo scopo dello standard VSME è rinvenibile  nell’aiutare le imprese che non rientrano nell’ambito di applicazione della Direttiva (UE) 2022/2464 (CSRD) a rispondere alle richieste di informazioni ricevute da istituti finanziari, grandi imprese e altri stakeholder, riducendo la necessità per le PMI di rispondere a richieste di informazioni separate da singole controparti per la loro rendicontazione, due diligence e gestione del rischio o per altri utilizzi delle informazioni sulla sostenibilità. 

Senz’altro, la rendicontazione volontaria delle informazioni sulla sostenibilità può facilitare l’accesso alla finanza sostenibile e aiutare le PMI a comprendere e monitorare meglio le proprie performance in materia di sostenibilità, migliorando così la resilienza e la competitività.

Punto 11: modalità di rendicontazione ESG

Al punto 11 si precisa la composizione dello standard che prevede due modalità di rendicontazione: il primo attraverso il modulo base, ed il secondo attraverso il modulo completo.

La Commissione specifica che la rendicontazione basata sul modulo base è un prerequisito per la rendicontazione basata sul modulo completo. Il modulo base è descritto come “approccio obiettivo” per le microimprese

Di conseguenza, le microimprese non sono tenute ad applicare il modulo base nella sua interezza e possono utilizzarne solo alcune parti. Per le piccole e medie imprese, il modulo base è descritto come “requisito minimo” per la rendicontazione basata sullo standard. Oltre al modulo base e al modulo completo, l’EFRAG ha anche sviluppato delle linee guida pratiche complementari, per aiutare le PMI ad attuare le disposizioni dello standard stesso.

Si osservi che gli ultimi interventi dell’Unione Europea (Omnibus) sul perimetro applicativo della CSRD e sulle modalità graduali di coinvolgimento, hanno avuto la conseguenza di ampliare il numero delle organizzazioni che potranno avvalersi degli standard VSME, diversamente da quanto inizialmente previsto, andando a redigere una rendicontazione volontaria (Vedi punto 13 dei considerando).

Punto 16, 17 e 18: Autodichiarazioni, proporzionalità e strumenti digitali

Si segnalano infine i punti 16, 17 e 18  che precisano i seguenti aspetti:

Microcredito

per le aziende

 

  • La Commissione raccomanda alle PMI e alle microimprese non quotate che desiderano comunicare volontariamente informazioni sulla sostenibilità di farlo in conformità allo standard VSME elaborato dall’EFRAG. 
  • A tal fine, l’utilizzo di autodichiarazioni da parte delle PMI e delle microimprese non quotate è ritenuto proporzionato.
  • Non vi è alcun obbligo di fornire garanzie sulle informazioni comunicate dalle PMI non quotate; un’autodichiarazione da parte della PMI è sufficiente.
  • La Commissione ha incoraggiato le grandi imprese e gli intermediari finanziari ad applicare il principio di proporzionalità nei rapporti con le PMI quando richiedono informazioni ai partner della catena del valore delle PMI. 
  • A seguito dell’adozione della Raccomandazione, le grandi imprese e gli intermediari finanziari dovrebbero limitare, per quanto possibile, le richieste collegate alla rendicontazione, alle informazioni coerenti con le informative incluse nello VSME.
  • Gli Stati membri svolgono un ruolo importante nel sensibilizzare e sostenere l’adozione dello strumento di rendicontazione delle imprese (VSME), al fine di agevolare la riduzione degli oneri e semplificare le informazioni che le PMI devono fornire per le diverse richieste che ricevono. 
  • In linea con l’obiettivo di una transizione verde e digitale delle PMI, è importante utilizzare soluzioni e strumenti digitali per agevolare la rendicontazione sulla sostenibilità per le PMI. 
  • La Commissione sta valutando l’utilizzo della fatturazione elettronica per estrarre automaticamente i dati pertinenti per la rendicontazione sulla sostenibilità, in conformità con lo strumento di rendicontazione sociale delle imprese (VSME) di cui all’allegato I. 

Consigli sull’utilizzo dalla Commissione Europea

Le raccomandazioni sono sviluppate in nove punti e riprendono quanto già anticipato nei considerando: nei primi tre punti la Commissione raccomanda l’utilizzo dello standard VSME a tutte le PMI per poi, nei punti successivi, consigliare agli istituti finanziari e alle imprese controllanti, nonché agli altri stakeholder coinvolti, di limitare le informazioni da richiedere alle SMEs ai fini della rendicontazione, per quanto possibile, ai requisiti richiesti dallo standard VSME. 

Infine, la Commissione si rivolge agli stati Membri per invitarle a promuovere e diffondere l’utilizzo dello standard VSMe tra le PMI ed anche ad assumere appropriate misure per supportare lo sviluppo del processo di digitalizzazione della rendicontazione di sostenibilità.

Obiettivi dello Standard VSME

Lo standard presenta la possibilità di rendicontare gli outcome della sostenibilità in maniera più semplice graduando l’impegno sotteso, dalle microimprese, che potranno avvalersi del modulo base, alle PMI che potranno spingersi sino ad adottare il modulo completo.

Le realtà più piccole potranno così vedere i propri sforzi nell’adottare strategie di sostenibilità senz’altro impegnative sia dal punto di vista dei costi da sostenere che delle risorse da impiegare, tradotti in report accessibili come tecnicità di redazione ed intellegibili per gli interlocutori finanziari e gli stakeholder in generale.

La Commissione sembra voler dare un chiaro messaggio al modo in cui deve essere intesa la rendicontazione di sostenibilità, a partire dalla sufficienza dell’autodichiarazione, al principio di proporzionalità, all’incremento degli strumenti digitali

Le strategie di sostenibilità e la loro rendicontazione a valle, devono essere sempre tagliate su misura rispetto alle organizzazioni protagoniste in un approccio che deve essere condiviso da tutti gli interlocutori con cui si entra in relazione, comprese grandi imprese e interlocutori finanziari, con un notevole risparmio di costi.

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I nuovi VSME rappresentano, pertanto, un incentivo ad investire in sostenibilità, ad adottare strategie di sostenibilità che potranno essere rendicontate in bilanci volontari di immediata spendibilità nell’ambito dei finanziamenti green e della finanza sostenibile.

 



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