Dedagroup e MyLime annunciano una nuova alleanza strategica per guidare l’evoluzione delle filiere industriali italiane verso modelli digitali e interoperabili. L’accordo unisce le competenze tecnologiche e l’esperienza internazionale di Dedagroup, con la specializzazione di MyLime nel campo del Digital Product Passport basato su blockchain.
L’obiettivo dichiarato è quello di supportare la trasformazione digitale delle supply chain, offrendo strumenti in grado di rispondere alle crescenti richieste normative e di mercato in termini di tracciabilità, sostenibilità e compliance. La collaborazione si rivolge a settori chiave per l’economia italiana come automotive, manifatturiero, componentistica, arredamento, food & beverage e luxury & retail, con soluzioni pensate per estendersi lungo tutto il ciclo di vita del prodotto.
Digital Product Passport: la blockchain al servizio della trasparenza
Cuore dell’iniziativa è il Digital Product Passport (DPP) sviluppato da MyLime, una PMI innovativa italiana recentemente salita alla ribalta anche grazie al Premio Bellisario per l’imprenditoria femminile, conferito alla CEO e fondatrice Elena Moglia. Il DPP consente di associare ad ogni bene fisico un gemello digitale univoco che ne documenta in modo sicuro e immutabile l’intero ciclo di vita: dalla produzione, al consumo, fino alla seconda vita e al riciclo. Il tutto sfruttando la blockchain per garantire autenticità, anti-contraffazione, tracciabilità della provenienza e interazione diretta tra brand, clienti e partner autorizzati.
Dedagroup, dal canto suo, mette a disposizione un ampio portafoglio di servizi tecnologici, competenze di system integration e una rete commerciale estesa, valorizzando l’adozione della soluzione DPP nei processi industriali italiani. Una sinergia pensata per creare un ecosistema virtuoso in cui tecnologia, industria e sostenibilità possano coesistere.
La partnership si colloca in un momento strategico, a pochi anni dall’introduzione del Digital Product Passport obbligatorio previsto dal Green Deal europeo e dal nuovo Regolamento Ecodesign. Secondo le tempistiche della Commissione UE, il DPP diventerà obbligatorio tra il 2027 e il 2030 per la maggior parte delle categorie merceologiche, imponendo alle imprese una tracciabilità strutturata, digitale e accessibile su ogni prodotto immesso sul mercato.
Per le aziende italiane, ciò rappresenta una sfida ma anche un’opportunità: adeguarsi in anticipo ai nuovi standard significa guadagnare vantaggio competitivo, migliorare la governance della supply chain e comunicare in modo più trasparente con clienti e stakeholder. In quest’ottica, l’integrazione della tecnologia DPP nelle soluzioni di Dedagroup diventa un elemento chiave per accelerare l’evoluzione verso una economia circolare, digitale e sostenibile.
Un’alleanza tra visione strategica e innovazione concreta
“Oggi la competitività delle aziende passa sempre più dalla capacità di coniugare eccellenza produttiva, sostenibilità e adeguamento ai nuovi standard internazionali”, ha commentato Marco Podini, Presidente Esecutivo e CEO di Dedagroup. “Assieme ai partner del nostro ecosistema, come MyLime, ci proponiamo di promuovere una trasformazione digitale concreta, accompagnando le imprese verso modelli di successo trasparenti e responsabili”.
Sulla stessa linea, Elena Moglia sottolinea l’importanza di fare sistema per portare l’innovazione nei settori chiave del Made in Italy: “Questa partnership rappresenta per noi un passo strategico. La collaborazione con Dedagroup ci permette di unire competenze tecnologiche e visione strategica, accelerando la diffusione del Digital Product Passport. È attraverso alleanze come questa che possiamo rendere l’innovazione uno strumento concreto di sostenibilità e competitività”.
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