Archiviata la non brillante fase congiunturale dello scorso anno, sono aumentate nel primo semestre del 2025 le difficoltà delle imprese piacentine sui mercati, in particolare su quelli esteri a causa dell’incertezza legata alla politica statunitense dei dazi alle importazioni. Tali difficoltà, che si inquadrano più in generale nel contesto di un ciclo economico sostanzialmente stagnante, trovano riscontro nell’aumento delle ore autorizzate di Cassa integrazione a sostegno dei lavoratori dipendenti per fronteggiare le situazioni di crisi aziendale, che a livello provinciale hanno infatti raggiunto e superato nei primi sei mesi di quest’anno le 800mila unità, 290mila in più rispetto al primo semestre del 2024, con una variazione complessiva del 56%, superiore a quella regionale e nazionale (in entrambi i casi pari a circa +20%).
Ore autorizzate per trattamenti di integrazione salariale, per tipologia. Primo semestre 2025 e variazioni percentuali su primo semestre 2024. Provincia di Piacenza, Emilia-Romagna, Italia.
Anche in questa occasione l’utilizzo della CIG ha riguardato per la maggior parte la cassa ordinaria, cioè quella a supporto delle crisi congiunturali, che con 589mila ore (i tre quarti del totale) cresce del 41% a livello tendenziale, mentre la cassa straordinaria (relativa a situazioni di crisi strutturali e a riconversioni aziendali) passa da 96mila a 213mila ore (+121%), rimanendo invece a zero per il terzo anno consecutivo la cassa in deroga (ampiamente utilizzata durante la pandemia da turismo e commercio). Nei confronti territoriali, Piacenza si distingue in particolare per il significativo aumento della cassa straordinaria, decisamente più elevato di quello sperimentato mediamente in Emilia-Romagna (+38%) e in Italia (+46%).
A livello settoriale, nel corso dei primi sei mesi del 2025 è stata sempre l’industria manifatturiera ad assorbire la quota più elevata di CIG, 628mila ore pari a circa l’80%, e, in quest’ambito, il comparto metalmeccanico con 400mila ore autorizzate (di queste, 124mila sono relative alla cassa straordinaria). Segue l’edilizia/costruzioni con oltre 92mila ore, poi le industrie estrattive (74mila ore, tutte in regime di cassa straordinaria) e a molta distanza il settore dei trasporti e della logistica con circa 3mila e quello dei servizi con 4mila.
Ore di cassa integrazione autorizzate in provincia di Piacenza, per macro-settore. Primo semestre 2025 e variazioni su primo semestre 2024.
Come si rileva dai dati, l’incremento della CIG nel semestre è imputabile al maggior ricorso fatto dall’industria manifatturiera da un lato, 230mila ore in più rispetto ai primi sei mesi del 2024 (+58%), delle quali 180mila riconducibili alla metalmeccanica (metallurgia e prodotti in metallo, apparecchi meccanici) e 31mila all’alimentare, e dall’industria estrattiva dall’altro (+74mila ore).
Segna al contrario una riduzione della Cassa Integrazione il settore edilizio e delle costruzioni (-14%), così come quello dei trasporti e della logistica, (-58%, partendo comunque da livelli iniziali molto bassi).
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