(Articolo pubblicato su L’Economista, inserto de Il Riformista)
Con l’avvio del triennio 2025–2028 l’Associazione italiana giuristi d’impresa compie un salto di paradigma: non più solo promotrice della figura del giurista d’impresa, ma generatore di pensiero e interlocutore autorevole nella definizione delle politiche pubbliche. È questa la nuova ambizione che guida l’associazione, attiva dal 1976, nella sua fase di rilancio strategico.
Anche per questo il nuovo presidente Giorgio Martellino ha voluto istituire un advisory board di alto profilo con funzione consultiva e scientifica, per rafforzare il posizionamento del giurista d’impresa come figura imprescindibile per la competitività, la legalità e la sostenibilità delle imprese italiane.
A comporre il board, presieduto da Paola Severino, già ministro della Giustizia, presidente della Luiss school of law e professore emerito di diritto penale, sono stati chiamati Angelino Alfano, più volte ministro e presidente della fondazione De Gasperi; Maria Anghileri, presidente dei giovani imprenditori di Confindustria; Alessandro De Nicola, partner di BonelliErede e riconosciuto esperto in corporate governance e compliance; Stefano Firpo, direttore generale di Assonime e già dirigente pubblico di lungo corso; Giampaolo Galli, direttore scientifico dell’Osservatorio sui conti pubblici italiani, docente all’università Cattolica ed ex parlamentare; Marco Giorgino, professore al Politecnico di Milano e presidente di Nedcommunity; Giovanna Gregori, consigliera delegata di Aidaf; Giovanni Lega, presidente di Asla e fondatore di LCA Studio Legale; Mauro Paladini, professore all’università di Milano-Bicocca e vicepresidente della Scuola superiore della magistratura; Alberto Pera, socio di Gianni & Origoni, già segretario generale dell’Antitrust; Daniele Santosuosso, professore di diritto commerciale alla Sapienza di Roma; Donatella Sciuto, Rettrice del Politecnico di Milano e Andrea Zoppini, professore di diritto civile all’università Roma Tre, ex sottosegretario alla giustizia del governo Monti, avvocato e tra i più autorevoli consulenti del mondo finanziario e industriale italiano. Un insieme di competenze autorevoli, al servizio di una visione nuova del ruolo del giurista d’impresa.
«L’Advisory Board rappresenta un ponte tra l’esperienza dell’Associazione e il confronto con alcune delle menti più autorevoli del Paese» – ha spiegato Martellino – «ma soprattutto è lo strumento con cui AIGI intende farsi promotore di un pensiero che traduca l’expertise giuridica in politiche pubbliche incisive».
Questo nuovo corso si affianca al rinnovamento del Consiglio Direttivo e si inserisce in una strategia più ampia volta a posizionare AIGI come luogo di elaborazione culturale, giuridica ed economica, capace di dialogare con le istituzioni e con il sistema produttivo su scala nazionale.
In un tempo in cui legalità e sostenibilità sono asset competitivi, Aigi rilancia il suo impegno per il riconoscimento formale del giurista d’impresa e per la valorizzazione di una professione destinata a giocare un ruolo strategico nelle trasformazioni del sistema Italia.
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