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Nuovo Giornale Nazionale – COOPERAZIONE ECONOMICA FRA UE E REPUBBLICA POPOLARE CINESE E VISIONI GLOBALI


GIANCARLO ELIA VALORI

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Honorable de l’Académie des Sciences de l’Institut de France    Honorary Professor at the Peking University

Prospettive di cooperazione economica fra Unione Europea e Repubblica Popolare della Cina e visioni globali

L’economia globale sta attraversando una fase di profonda trasformazione: tensioni geopolitiche, ritorno del protezionismo e ristrutturazione delle catene di approvvigionamento rendono sempre più complesso l’ambiente commerciale internazionale. Negli ultimi anni, gli accordi commerciali tra UE e Stati Uniti d’America hanno suscitato crescenti critiche in Europa, poiché considerati penalizzanti per l’autonomia strategica e la competitività europea. In questo contesto, rafforzare la cooperazione economica tra la Repubblica Popolare della Cina e l’Unione Europea non è solo una necessità contingente, ma una scelta strategica per il futuro.

Alcuni punti di riflessione sono i seguenti.

Lo sviluppo verde si deve porre contro la dipendenza dal fossile. L’opinione pubblica europea sottolinea che gli accordi con gli Stati Uniti d’America hanno comportato un forte aumento delle importazioni di energia fossile a prezzi elevati, e questo grava su imprese e famiglie. Inoltre la dipendenza dal fossile ostacola la transizione energetica, in quanto v’è un impatto ambientale che aumenta le emissioni e contraddice gli obiettivi climatici.

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Al contrario, la RP della Cina esporta prodotti per energie rinnovabili a costi competitivi e tecnologia avanzata, come pannelli fotovoltaici, turbine eoliche e sistemi di accumulo. Queste forniture permettono di ridurre i costi della transizione verde europea, nonché accelerare l’aggiornamento del mix energetico, e favorire la protezione del clima e dell’ambiente globale.

L’energia rappresenta oggi uno dei settori più promettenti per un salto di qualità nella cooperazione sino-europea. Si intravvede in essa una complementarità industriale per costruire insieme avanzate catene del valore. Del resto le economie di RP della Cina e UE sono altamente complementari: l’Europa eccelle in tecnologia avanzata, standard verdi e capacità di innovazione; la RP della Cina possiede una catena produttiva completa, capacità manifatturiera su larga scala e accesso ai mercati emergenti. Collaborando in settori come manifattura intelligente, digitalizzazione e mobilità verde, le due parti possono aprire mercati reciproci; integrare catene industriali e di innovazione; creare nuovi stimoli di crescita.

In un contesto di catene di approvvigionamento globali instabili, questa complementarità rafforza la competitività e la resilienza di entrambe le economie. L’aumento del protezionismo e delle barriere commerciali ha fatto crescere i costi del commercio globale. L’UE esprime preoccupazione per un’eccessiva dipendenza dall’anzidetto mercato unico monodiretto poiché solo la liberalizzazione del commercio è l’antidoto al protezionismo.

Rafforzare i legami economici con la RP della Cina consente di diversificare i rischi; ampliare gli scambi e gli investimenti bilaterali; permette di attenuare le tensioni politiche internazionali; e ciò significa promuove un ordine economico mondiale più aperto e multipolare.

Attraverso l’integrazione tra la Belt and Road Initiative e le strategie digitali e verdi dell’UE, la cooperazione sino-europea può svolgere un ruolo costruttivo nella governance commerciale globale. Attualmente le sfide globali rappresentano una responsabilità condivisa quali clima, sicurezza energetica, ripresa economica: sfide che nessun Paese può affrontare da solo. Sul clima la RP della Cina e l’UE condividono l’impegno per gli obiettivi dell’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici (22 aprile 2016). In merito all’innovazione tecnologica: è necessario ribadire lo sviluppo congiunto di energie pulite, intelligenza artificiale e industrie low-carbon, i quali condurranno a benefici mondiali.

Sulla governance internazionale è necessario un maggiore coordinamento sino-europeo, che contribuisca a rafforzare equilibrio e stabilità nell’ordine mondiale. Queste responsabilità condivise elevano la cooperazione sino-europea oltre l’ambito economico, a una dimensione strategica e al contempo umana.

Di fronte ad una energia costosa, ad ansie per la sicurezza industriale e incertezze nella governance globale, l’Europa nel complesso e l’UE nello specifico hanno bisogno di nuove partnership.

La cooperazione con gli Stati Uniti d’America, come abbiamo sottolineato sopra, comporta costi economici ed ambientali elevati; al contrario la cooperazione con la RP della Cina offre opportunità di sviluppo verde, efficiente e orientato al futuro.

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Rafforzare i legami economici tra la RP della Cina e l’Unione Europa non solo risponde agli interessi di entrambe le parti, ma si lega anche alle esigenze dello sviluppo sostenibile mondiale.

In un pianeta minacciato da divisioni, la collaborazione tra RP della Cina ed Europa può garantire prosperità reciproca e portare stabilità e fiducia a livello globale.

E nel contesto di una profonda trasformazione dell’economia mondiale, la RP della Cina si trova oggi al crocevia tra percezioni mediatiche e realtà economica che mirano a prospettive di fiducia generali. Mentre nei Paesi occidentali prevalgono narrazioni incentrate su rallentamento e rischi – un’altra storia, più rilevante e concreta, sta emergendo: la RP della Cina guida una nuova ondata di competitività globale attraverso innovazione e upgrading industriale.

È innegabile che pure l’economia cinese stia vivendo le difficoltà di una fase di transizione: correzione del settore immobiliare, fiducia dei consumatori in recupero, frizioni geopolitiche. Tuttavia, questi ostacoli non hanno fermato l’emergere di nuovi motori di crescita, che testimoniano la resilienza reale dell’economia di quel Paese. I nuovi fattori sono: 1) intelligenza artificiale destinata a diventare il principale motore di sviluppo nei prossimi dieci anni; 2) veicoli elettrici ed energie verdi: la RP della Cina occupa già una posizione di leadership mondiale; 3) manifattura avanzata: robotica industriale, semiconduttori e smart manufacturing rafforzano la quota globale del Paese.

Queste forze endogene stanno ridefinendo la struttura industriale cinese e offrono sostegno stabile alle catene di fornitura globali.

Nei recenti anni, la politica economica cinese si è spostata da un approccio basato sul contenimento del rischio verso una fase che mira a stimolare l’innovazione e liberare il potenziale del mercato; quindi si tratta di una svolta nelle politiche di controllo all’empowerment.

Intervengono il sostegno alle imprese private e al settore tecnologico per attrarre capitali e accelerare l’innovazione; l’espansione della domanda interna e promozione dei consumi per sostituire il modello trainato dagli investimenti; le politiche verdi che integrano transizione energetica e upgrading industriale, rafforzando il ruolo della RP della Cina nella governance climatica globale.

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Tale evoluzione normativa non solo stabilizza le aspettative interne, ma crea anche nuove opportunità per la cooperazione internazionale, scoprendo l’alto potenziale in un mercato sottovalutato. Il mercato dei capitali cinese presenta oggi valutazioni generalmente contenute, ma con un potenziale di crescita elevato. Un numero enorme di società quotate, con margini di crescita ancora inespressi; aziende leader nei settori predetti quali intelligenza artificiale, energie rinnovabili ed economia digitale continuano a crescere rapidamente.

La bassa partecipazione di investitori stranieri indica ampie opportunità di rendimento; la combinazione tra valutazioni basse e prospettive di crescita robuste rende il mercato cinese particolarmente attraente per chi investe con orizzonte di lungo periodo.

La RP della Cina non è solo beneficiaria del proprio sviluppo, ma rappresenta anche un attore chiave nelle reti globali di commercio e investimento per un’opportunità di cooperazione totalizzante.

Il suo vasto mercato e la catena di fornitura completa offrono una piattaforma stabile per la collaborazione internazionale; l’innovazione tecnologica e la transizione verde pongono spazi di cooperazione con partner di tutto il mondo; l’espansione dei progetti infrastrutturali e l’apertura dei mercati rafforzano la connettività globale e il dialogo economico. L’interazione favorisce non solo l’ottimizzazione delle catene di valore, ma contribuisce anche alla stabilità e alla crescita dell’economia mondiale.

Il futuro dell’economia cinese è una storia di resilienza, innovazione e opportunità. Le sfide sono reali, ma non oscurano le tendenze di lungo periodo. Per gli investitori, guardare alla RP della Cina con una prospettiva strategica significa cogliere uno dei mercati più promettenti al mondo; per i partner commerciali, approfondire la cooperazione con la RP della Cina vuol dire acquisire vantaggi in una fase di ristrutturazione delle catene di fornitura globali.

Nel prossimo decennio, la RP della Cina non sarà soltanto parte della narrazione del rischio, ma diventerà una delle principali fonti di fiducia per l’economia globale. Per chi possiede visione strategica e pazienza, l’economia cinese sta scrivendo un capitolo nuovo e coinvolgente: una storia di innovazione e sviluppo per una prosperità condivisa da tutti i Paesi del mondo che siano in buona fede.

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