L’Inps, con la circolare 2449 del 7 agosto 2025, ha chiarito le modalità di applicazione dell’agevolazione contributiva del 50% per artigiani e commercianti prevista dall’art. 1, comma 186, della Legge 30 dicembre 2024, n. 207.
La misura, in vigore dal 1° gennaio 2025 e per 36 mesi, riguarda i lavoratori autonomi che abbiano avviato l’attività nel 2025 e si siano iscritti per la prima volta alle gestioni speciali autonome (artigiani o esercenti attività commerciali).
Come funziona la riduzione contributiva
Il beneficio consiste in una riduzione del 50% della contribuzione previdenziale e assistenziale dovuta, applicata in maniera continuativa per 3 anni.
La misura garantisce la riduzione del 50% della sola aliquota Ivs (Invalidità, Vecchiaia e Superstiti) mentre restano dovuti per intero il contributo di maternità e, per i commercianti, l’aliquota aggiuntiva per l’indennizzo per cessazione attività.
L’agevolazione ha un limite massimo di 300.000 euro nell’arco di tre anni. L’incentivo è incompatibile con altre agevolazioni che prevedono riduzioni di aliquota, come il regime forfettario previdenziale o la riduzione per i pensionati over 65.
Non è necessario ripresentare domanda in caso di cambio di provincia o di gestione speciale autonoma.
La domanda si fa online dall’8 agosto 2025 sul Portale delle Agevolazioni Inps (ex DiResCo), accessibile con Spid di livello 2 o superiore, Cns e Cie. Il percorso:
Home Page > Imprese e Liberi Professionisti > Esplora Imprese e Liberi Professionisti > Strumenti > Vedi tutti > Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo) > Utilizza lo strumento.
La domanda deve essere presentata dal titolare del nucleo aziendale. In fase di prima applicazione l’accesso è consentito ai profili cittadino e consulente/commercialista.
L’Inps effettuerà verifiche sulla sussistenza dei requisiti e, in caso di irregolarità, procederà al recupero dei contributi dovuti con relative sanzioni.
La riduzione del 50% della sola quota Contributi Ivs per i primi 36 mesi è una misura che può incidere in modo concreto sulla decisione di avviare un’attività autonoma.
La ratio alla base del provvedimento è quella di incoraggiare la nascita di nuove imprese artigiane e commerciali.
Requisiti e autocertificazione
Come stabilito dalla legge di bilancio 2025, l’agevolazione è rivolta a:
- titolari di ditte individuali;
- soci di società (sia di persone che di capitali);
- coadiuvanti e coadiutori familiari.
La domanda deve contenere la dichiarazione del possesso dei requisiti di legge (circolare n. 83/2025) e la conferma di non aver superato i limiti previsti dal Regolamento Ue 2023/2831 sugli aiuti de minimis.
L’autocertificazione è resa ai sensi del D.P.R. 445/2000. L’esito dell’istanza può essere verificato direttamente online sul Portale delle Agevolazioni Inps.
Simulazioni
Di seguito alcuni esempi di risparmio:
- per un artigiano con reddito minimo e con un Ivs dovuto di 4.515 euro, lo sconto del 50% permette un risparmio di 2.257,50 euro – in 3 anni si parla di un risparmio di 6.772,50 euro;
- per un artigiano con un reddito di 30.000 euro e con un Ivs dovuto di 7.295,40 euro, lo sconto del 50% permette un risparmio di 3.647,70 euro – in 3 anni si parla di un risparmio di 10.943,10;
- per un commerciante con un reddito di 50.000 euro e con un Ivs dovuto di 12.095,40 euro, lo sconto del 50% permette un risparmio di 6.047,70 euro – in 3 anni si parla di un risparmio di 18.143,10 euro.
Si ricorda che, come detto, il contributo maternità e, per i commercianti, la quota cessazione attività restano comunque dovuti per intero.
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