Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Ex Ilva, Confapi Taranto: “Tutelare le PMI e la filiera industriale nazionale”


“Restare fuori dal tavolo significherebbe rinunciare a incidere sulle scelte strategiche e lasciare che altri decidano per i cittadini. Firmare con queste condizioni significa invece essere protagonisti della trasformazione e difendere, con fatti concreti, il futuro della città e delle imprese”

“Taranto non può essere oggetto di una mera operazione di dismissione industriale. La nostra città ha bisogno di un nuovo modello produttivo in cui il territorio sia parte attiva, rispettata e coinvolta”. Lo dichiara in una nota Fabio Greco, presidente di Confapi Taranto.

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

Greco sottolinea come “l’idea di basare lo sviluppo economico esclusivamente su turismo e servizi sia sterile per un’area di 200.000 abitanti già in crisi occupazionale: si tratta di settori che se non incentivati non possono garantire reddito e occupazione stabili.

Rinunciare all’industria senza un piano di riconversione concreto non è una scelta strategica, ma un salto nel vuoto. – Sottolinea – Dire no alla vendita in lotti è essenziale per salvaguardare l’unità della filiera siderurgica nazionale. Ogni scelta strategica deve tenere conto dell’intero ciclo industriale e del suo indotto”.

Condividiamo gli obiettivi di salute, ambiente e lavoro espressi dall’Amministrazione comunale e da tutte le associazioni – prosegue Greco – ma senza un’attenzione concreta e vincolante per le PMI locali rischiamo che la transizione industriale si faccia sulla nostra pelle. L’Accordo di Programma deve essere un’occasione di crescita per il tessuto produttivo tarantino, non solo una ristrutturazione industriale.

Il presidente di Confapi Taranto Greco ritiene essenziale che il bando di gara, in fase di predisposizione, non si limiti alla cessione di un impianto, ma diventi lo strumento di un nuovo patto industriale tra lo Stato, il territorio e l’industria e che siano previsti dei meccanismi che garantiscano coinvolgimento, benefici e tutela dell’indotto locale.

“Si propone che il bando includa, tra i requisiti obbligatori e i criteri di valutazione: – si legge nella nota -Protocollo d’intesa o accordo di sito con l’indotto territoriale strategico; Punteggio premiale per progetti di rigenerazione ambientale che interessino anche le aree adiacenti allo stabilimento, promuovendo una riqualificazione complessiva del territorio con benefici per salute pubblica, paesaggio e qualità della vita.

Vuoi acquistare in asta

Consulenza gratuita

 

Clausola PMI e Indotto Locale: che i lavori, forniture e servizi siano affidati a imprese locali tramite un Albo Fornitori certificato. Fondo Riconversione PMI: risorse pubbliche e private per innovazione tecnologica e ambientale, riqualificazione e formazione professionale e il tavolo di Attuazione Permanente: riunioni trimestrali tra Comune, Governo, Regione, associazioni e sindacati per monitorare l’esecuzione dell’accordo.

“Confapi Taranto invita il tutti gli attori, nonché il sindaco di Taranto a sottoscrivere l’Accordo di Programma prendendo in considerazione queste integrazioni – conclude Greco – così da trasformarlo in uno strumento di rilancio industriale e sociale, capace di garantire salute, ambiente, lavoro e sviluppo. Restare fuori dal tavolo significherebbe rinunciare a incidere sulle scelte strategiche e lasciare che altri decidano per Taranto. Firmare con queste condizioni significa invece essere protagonisti della trasformazione e difendere, con fatti concreti, il futuro della città e delle imprese”.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Opportunità unica

partecipa alle aste immobiliari.