- Dettagli
- Scritto da Redazione ASI
- Categoria: Politica Nazionale
-
E apre un focus sull’impianto Gida: “È al 99% della Multiutility, ma bilancio è stato bocciato da industriali”.
(ASI) Prato – “Costretto com’è dall’emorragia di voti, dall’insofferenza di interi territori verso una Regione che non ascolta e non decide e dai disastri del sistema di potere PD, come a Prato, a reclutare tutto e il contrario di tutto – da Italia Viva che vorrebbe lo sviluppo al M5S che ci vorrebbe tutti poveri -, Giani parla come fosse un neofita della politica e, soprattutto, come se fosse un amministratore di successo, uno che ha fatto. Peccato che sia al potere da 30 anni e non abbia concretizzato alcunché per i cittadini toscani. Parla di acqua ‘pubblica’, di ciclo dei rifiuti, di lotta all’inquinamento. Con quale faccia tosta! Le infrastrutture idriche sono vecchie e, nonostante le bollette più alte d’Italia siano proprio in Toscana, non vengono fatti interventi strutturali, né nuovi depuratori né impianti; non ci sono impianti per chiudere il ciclo dei rifiuti e, più volte, sono emersi scandali sul ciclo illegale dei rifiuti in Toscana. Andiamo oltre la demagogia e diciamo la verità: il bene acqua in Italia è pubblico, si paga la realizzazione e la manutenzione delle infrastrutture per portarla agli immobili ed è molto difficile che possa tornare in mano ai singoli Comuni”. Lo afferma, in una nota, l’On. Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia e responsabile nazionale dipartimento lavori pubblici di FI. “Semmai, va rafforzato il partenariato pubblico-privato – riflette -, facendo sì che il servizio sia migliore e soprattutto non ci sia spreco di acqua e che venga riciclata al massimp per il riuso, come si faceva con il Gida – la vera Prato è sempre all’avanguardia -, la cui proprietà è al 99% della Multiutility e l’1% è degli industriali, i quali meno di un mese fa gli hanno bocciato il bilancio. Per questo – aggiunge Mazzetti, che in questi giorni sta studiando il dossier Gida – portiamo i fanghi fuori a smaltire, producendo un costo esoso, perdita di profitto in loco e danno ambientale”. “Giani, che non aveva convinto nemmeno il suo partito, ed è costretto a mettere insieme tutto e il contrario di tutto promette ciò che non ha fatto e non ha mantenuto in 5 anni da presidente, dopo decenni da amministratore nel sistema PD”. “Tuttavia, la Toscana – incalza Mazzetti – non può permettersi di restare arretrata per altri 5 anni. I Toscani, dopo questa marchetta agli estremisti, dovranno in caso di vittoria concedere l’assessorato all’ambiente a coloro che predicano la decrescita infelice”. “L’alternativa – conclude – è il Centrodestra, che governa insieme a livello nazionale, in molte regioni del Nord e del Sud che guardano avanti e non stanno inchiodate al passato come la Toscana del sistema PD, in moltissimi comuni toscani che non ne possono più di un potere fossilizzato sulle poltrone che ci tiene volutamente indietro per preservare posti e rendite e ci fa perdere il treno dello sviluppo”.
ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un’intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell’autore e/o dell’intervistato che ci ha fornito il contenuto. L’intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull’argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d’interpretazione
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link