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Piazza affari, comparto immobiliare chiude l’ottava in calo


Si chiude una settimana a due velocità per i titoli del comparto immobiliare, quotati a Piazza Affari e, in Europa, con l’attenzione degli investitori concentrata sull’inflazione americana, ma anche sulla questione dazi, dopo che il presidente statunitense Donald Trump ha esteso per altri 90 giorni gli accordi commerciali con la Cina, stabilizzando i rapporti tra i due Paesi e garantendo ulteriore tempo per trovare un’intesa anche su altre questioni irrisolte.

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Inflazione USA non si infiamma, si punta su taglio tassi a settembre

Crescita più lenta del previsto dell’inflazione americana. Il dato sui prezzi al consumo ha rafforzato le ipotesi tra gli addetti ai lavori, di un taglio dei tassi di interesse, da parte della Federal Reserve, in occasione della riunione di politica monetaria, in calendario a settembre.

Per il segretario al Tesoro americano, Scott Bessent ci sono

buone possibilità di una riduzione di 50 punti base.

Intanto, il presidente USA, Donald Trump ha rinnovato le sue critiche al governatore della Federal Reserve, Jerome Powell, sollecitando un taglio immediato dei tassi di interesse. Trump ha anche accennato alla possibilità di autorizzare una causa contro Powell, citando la cattiva gestione dei lavori di ristrutturazione degli edifici della banca centrale statunitense.

L’andamento del settore in Borsa

Il settore immobiliare sulla piazza milanese ha chiuso l’ottava in calo con l’indice FTSE Italia All Share Real Estate che porta a casa una discesa del 2,16%. Positivo, invece, l’andamento del comparto, a livello europeo, con l’indice Stoxx 600 Real Estate in ascesa del 2% circa.

I titoli immobiliari quotati a Milano

Fra le società immobiliari quotate a Piazza Affari, Risanamento è il miglior titolo con un rialzo di oltre 5 punti percentuali. Bene, inoltre, Next Re (+3%) e Brioschi (+1,8%). Gabetti sale dell’1,4%. Frazionale la salita di Aedes (+0,50%). Dal lato dei ribassi, Abitare IN cede l’1,4% e IGD il 3,4%.

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I dati macroeconomici

Nella settimana all’8 agosto, aumentano significativamente le domande di mutuo negli Stati Uniti. L’indice che misura il volume delle domande di mutuo ipotecario registra un incremento del 10,9%, dopo il +3,1% registrato la settimana precedente. L’indice relativo alle richieste di rifinanziamento è salito del 23%, mentre quello relativo alle nuove domande è aumentato dell’1,4%. Secondo quanto indicato dalla Mortgage Bankers Associations (MBA), i tassi sui mutui trentennali sono scesi al 6,67% dal 6,77% precedente.

Studi di settore

Le difficoltà macroeconomiche emerse nei primi mesi del 2025 continuano a influire sullo scenario immobiliare globale. L’imprevedibilità della politica statunitense e l’aumento delle probabilità di recessione contribuiscono a creare uno scenario complesso per gli investitori. Il mix di pressioni sui prezzi dovute ai dazi e segnali di indebolimento dell’economia complicano ulteriormente la situazione, generando incertezza sui tassi di interesse.

È quanto emerge da un’analisi sulle prospettive per il mercato immobiliare per la seconda metà dell’anno a cura di Darin Bright, head of U.S. Core Plus Investment Platform PGIM Real Estate:

Sebbene le probabilità siano cresciute, quello di una recessione vera e propria, resta uno scenario piuttosto improbabile. Nel contesto di offerta insufficiente, la domanda moderata tende a favorire un maggior equilibrio, contribuendo a fermare l’attuale crescita degli affitti e dei valori immobiliari. Vari settori presentano opportunità uniche, alcune delle quali con qualità più difensive che possono offrire stabilità in una fase di rallentamento economico. Inoltre, la recente volatilità del mercato pubblico evidenzia l’importanza della diversificazione.





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