Il 7 agosto scorso, il Comune di Genova ha avviato la procedura di risoluzione contrattuale, a causa di gravi inadempienze, nei confronti dell’impresa consortile Metrogenova scarl, composta dal raggruppamento temporaneo CONPAT – Research con esecutore Manelli Impresa spa, che dal 2021 ha in appalto i lavori per la costruzione delle tratte di metropolitana Brin–Canepari e Brignole–Martinez; il provvedimento è dovuto al fatto che il primo percorso è fermo al 50% nonostante la fine dei lavori fosse prevista entro la fine di quest’anno mentre la seconda tratta è appena al 10% e la situazione è del tutto bloccata.
“Abbiamo trovato immobilismo nei cantieri Brin–Canepari e Brignole–Martinez ed è stato deciso di agire per il bene della città trovando la soluzione più veloce per le nuove fermate della metropolitana ricordando che negli otto anni della precedente amministrazione non ci sono state nuove aperture”, dichiara il sindaco di Genova Silvia Salis, “e l’ultima risale a fine 2012. Occorre tutelare la città ricordando ricordando che il 10% è stato anticipato come succede di regola con i grandi progetti e una parte di fondi è stata allocata ma non spesa; cosa è stato speso per la progettazione non va restituito ricordando che vogliamo partecipare al bando del prossimo anno. Molta progettazione propedeutica per la viabilità della Val Bisagno può essere riutilizzata poichè appartiene al comune; la decisione spiacevole della rescissione del contratto doveva essere presa mesi fa e chi ci ha preceduto non si è assunto questa responsabilità mentre noi lo facciamo perchè è l’unico modo per avere tempi certi per la conclusione dei lavori della metropolitana. I cantieri sono fermi con i costi aggiuntivi molto alti ma la cosa più importante è lo sblocco di questa situazione che permetterà di portare a termine le due nuove tratte con la prosecuzione a Levante e in Val Polcevera; non siamo contenti del fatto che la sesta città italiana non abbia inaugurato nessuna stazione negli ultimi anni e vogliamo dire che la nostra decisione supera l’immobilismo che ereditiamo”.
Parole simili da parte di Massimo Ferrante, Assessore comunale ai lavori pubblici :”I cantieri sono paralizzati e ci sono meno operai rispetto a quanti previsti dal contratto; la situazione del cantiere Brignole – Martinez è drammatica perchè l’opera deve essere finita nel 2027 e siamo ad appena il 10% dei lavori svolti ricordando che presso l’impalcato di Via Archimede non si vedono operai. La situazione è difficile e ci fermiamo ora per far ripartire i lavori della metropolitana con esecutori capaci in grado di finirli; la destra conosce la situazione e gli uffici lavorano per portare avanti la tratta Canepari–Rivarolo senza dimenticare che abbiamo chiesto fondi per il percorso Martinez–San Martino poichè le tratte intermedie non devono fermarsi. L’ultima stazione è stata aperta 13 anni fa e non si accettano ritardi ingiustificati per opere così importanti; occorre chiarire la situazione di Brin–Canepari e Brignole–Martinez ed il Comune deve pagare il dovuto con i finanziamenti del ministero senza avere debiti verso le aziende. Il mancato avanzamento dei lavori non dipende dal Comune di Genova e pretendiamo di tagliare ora per avere chi vuole finire i lavori; i disagi per i residenti sono molti ma abbiamo anche tempi più lunghi senza certezza di termine ed abbiamo quindi preso questa decisione perchè non è cambiato nulla dopo il richiamo degli uffici competenti. Per i prossimi passi prevediamo di contattare le aziende arrivate seconde e terze nella gara d’appalto e se non c’è interesse ci sarà una nuova gara che permetterà la ripartenza dei lavori all’inizio del 2026”.
“Siamo preoccupati per la situazione dei lavoratori, 30 addetti di cui 12 operativi, poichè si tratta di personale edile assunto specificamente per quel cantiere; qualche giorno fa abbiamo incontrato l’assessore Ferrante che ci aveva promesso un aggiornamento che non c’è mai stato ma ora la cosa più importante è il destino dei lavoratori e chiediamo all’azienda Manelli di trasferire questi lavoratori presso il cantiere di Piazza Corvetto. Vogliamo inoltre chiedere al comune l’applicazione della clausola di salvaguardia occupazionale per gli edili che, in questi mesi, hanno lavorato nel cantiere della metropolitana; l’azienda che si aggiudicherà l’appalto deve impegnarsi a garantire la tutela occupazionale di queste figure di grande professionalità che conoscono l’infrastruttura. Vogliamo un impegno preciso da parte di tutti senza alcun dubbio e le istituzioni devono ascoltare le nostre istanze”, conclude Andrea Tafaria, segretario generale Filca Cisl Liguria.
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