La sfida è di cruciale importanza per accrescere la competitività dei territori: rendere le province di Ferrara e Ravenna sempre più attrattive per giovani, lavoratori e famiglie. Nasce da qui, nell’ambito del Piano triennale per i giovani approvato dagli organi camerali lo scorso anno, l’idea della Camera di commercio di Ferrara Ravenna di supportare, attraverso appositi voucher, giovani che trasferiscano la propria residenza in provincia di Ferrara o Ravenna e abbiano ottenuto un nuovo contratto di lavoro con un’impresa del territorio.
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Per la Camera di commercio, infatti, la scelta residenziale è strettamente legata alle opportunità lavorative e alla qualità della vita: i voucher messi a disposizione saranno così spendibili in beni e servizi di prossimità; un ulteriore modo per creare un circolo virtuoso a favore anche delle imprese. Questa misura fa parte di un pacchetto di strumenti che la Camera di commercio, attraverso il Piano straordinario per le giovani generazioni, ha messo a fuoco per la creazione di filiere intelligenti, la costruzione di un ecosistema per l’innovazione, le startup, la sostenibilità, l’investimento nelle infrastrutture strategiche e il settore dei trasporti, il capitale umano, la formazione, l’attrattività.
Accorciare la distanza tra giovani, lavoro e impresa, condizione indispensabile di sviluppo e di sostenibilità per l’intero territorio, tanto più in presenza di una crisi demografica che ha ridotto in notevole misura la presenza dei giovani nelle comunità. Parte da qui, nel riconoscere i giovani come risorsa essenziale per lo sviluppo sociale ed economico, il piano straordinario varato dalla Camera di commercio.
Incentivi alle assunzioni, nascita e sviluppo di nuove imprese, attrazione di talenti e di capitali, sostegno alla genitorialità, connessione scuola lavoro: sono i cinque pilastri che reggono il piano, per la cui attuazione la Camera di commercio ha già stato stanziato 1 milione e mezzo di euro. Risorse, quelle individuate dalla Camera di commercio, individuate per la gran parte nei bilanci 2024 e 2025, le restanti, in risparmi derivanti da una gestione oculata, oltre che da una costante riduzione dei costi di funzionamento.
Nello spirito di un Piano di visione, inoltre, il progetto ha già mobilitato, sulla base di modelli già consolidati dall’Ente camerale, le ulteriori risorse che proverranno dagli altri attori del territorio per un maggiore impatto in termini di sviluppo imprenditoriale e di creazione di posti di lavoro.
Del resto – evidenzia il Centro Studi della Camera di commercio – a fronte di un calo, nelle province di Ferrara e Ravenna, delle nascite (passate dalle oltre 6mila del 2008 alle circa 4mila del 2024) e della riduzione in dieci anni della quota di popolazione in età lavorativa (15-64 anni, circa 15mila unità in meno che corrispondono ad una percentuale del 61,7%), si assiste oggi al paradosso di un mercato del lavoro dove gli imprenditori segnalano ancora grandi difficoltà nel reperire i profili di cui hanno bisogno.
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