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PMI e clima: la sostenibilità diventa un fattore strategico per la competitività


Le imprese di medie dimensioni in Europa stanno affrontando la sfida della transizione verde con un approccio sempre più strategico. Un recente studio, il “Climate Transition Barometer” di Boston Consulting Group (BCG) in collaborazione con Argos Wityu, rivela che l’85% delle PMI europee considera oggi la decarbonizzazione un motore di sviluppo. Si tratta di un balzo significativo rispetto al 67% registrato appena un anno fa, nel 2024.

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Questo aumento di 18 punti percentuali segna una vera e propria svolta nella maturità climatica del tessuto imprenditoriale. La sostenibilità non è più vista come una mera questione di conformità normativa, ma come un fattore industriale che influenza scelte strategiche, investimenti e posizionamento competitivo. Lo studio, che ha coinvolto 700 imprese in cinque Paesi (Francia, Germania, Italia, Benelux e Regno Unito), evidenzia come l’88% delle aziende consideri la transizione ecologica una priorità assoluta per la propria competitività.

Pressione dei clienti e ruolo cruciale nella filiera

La principale spinta al cambiamento arriva dalla domanda dei clienti e dai requisiti normativi. Il 63% delle imprese considera infatti l’attrattività commerciale, in particolare nel mercato B2B, una leva determinante. “Quando le grandi aziende calcolano le proprie emissioni, le medie imprese rientrano nello Scope 3 e rappresentano il 60% delle emissioni indirette delle grandi aziende”, ha commentato Ferrante Benvenuti, Managing Director e Partner di BCG. “Di conseguenza, svolgono un ruolo cruciale nella decarbonizzazione delle catene del valore. Questa interdipendenza sta aumentando la pressione in tutti i settori.”

Il cambiamento non risparmia alcun comparto, nemmeno quelli più tradizionalmente legati all’uso intensivo di energia, come l’agricoltura e l’agroalimentare, dove la percentuale di aziende che vedono la riduzione delle emissioni come un’opportunità strategica è salita dall’80% del 2024 al 50% del 2025.

Gli ostacoli e il supporto dei fondi di investimento

Nonostante il forte impegno, le imprese devono ancora affrontare barriere significative. Il principale freno individuato dal 62% delle aziende resta quello economico e finanziario, mentre la metà degli intervistati segnala la complessità e la scarsa chiarezza delle normative come un ostacolo importante.

In questo scenario, un ruolo chiave è giocato dai fondi di investimento. Simon Guichard, Partner di Argos Wityu, ha evidenziato che “tra le aziende supportate dai fondi di investimento, il 13% in più si impegna per la decarbonizzazione rispetto a quelle che non lo fanno. Ciò conferma che il nostro ecosistema fornisce un supporto cruciale nell’aiutare le nostre aziende a raggiungere la loro transizione ambientale”.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Il percorso è ormai avviato, ma per passare dall’ambizione alla concreta attuazione degli investimenti sarà necessario un maggiore coordinamento, in particolare per superare le difficoltà legate all’accesso al capitale e alla comprensione del quadro regolatorio.



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