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la chiave per diversificare il portafoglio — idealista/news


In un contesto di mercati finanziari instabili, caratterizzato dall’imprevedibilità della politica statunitense e dal timore di una recessione globale, gli investimenti immobiliari stanno emergendo come uno strumento strategico per la diversificazione del portafoglio. Negli ultimi mesi, i flussi di capitale hanno mostrato un chiaro spostamento dagli Stati Uniti verso l’Europa, favorita dall’apprezzamento dell’euro e dalla maggiore resilienza del settore immobiliare. I commenti di alcuni esperti finanziari.

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L’Europa come polo attrattivo

Secondo BNP Paribas REIM, il mercato europeo ha dimostrato capacità di adattamento e solidità, superando in performance i competitor statunitensi. I Real Estate Investment Trust (REIT) europei, ad esempio, hanno registrato un +10% dopo il calo di primavera, mentre quelli americani hanno sofferto perdite a doppia cifra.

La ripresa immobiliare europea non è solo frutto delle tensioni politiche oltre Atlantico. Già dall’inizio del 2024, il Vecchio Continente mostrava segnali di ripartenza, con cinque trimestri consecutivi di risultati positivi. Uffici e residenziale hanno beneficiato di un basso tasso di spazi liberi: in Europa il vacancy rate è al 9,1%, meno della metà di quello statunitense (20%). Ciò ha permesso di mantenere rendimenti stabili anche durante fasi di repricing.

L’immobiliare privato come scudo contro la volatilità

Anche sul fronte americano emergono evidenze della forza dell’immobiliare privato. Secondo PGIM Real Estate, questa asset class si è dimostrata storicamente più stabile rispetto al mercato azionario, offrendo rendimenti positivi in sette degli ultimi otto cali annuali dello S&P 500. Nel primo trimestre del 2025, mentre l’indice americano perdeva il 4,3%, l’immobiliare privato guadagnava l’1,1%.

Oggi il settore si trova in una fase di ripresa graduale: la moderata domanda e il rallentamento delle nuove costruzioni stanno sostenendo affitti e valori, mentre le banche continuano a garantire credito. Gli asset residenziali, in particolare, risultano interessanti grazie alla scarsità di alloggi e all’offerta limitata, elementi che sostengono i rendimenti.

Perché puntare sulla diversificazione

Per gli investitori, la lezione è chiara: affidarsi esclusivamente ai mercati pubblici espone a una volatilità difficile da gestire, mentre includere l’immobiliare – soprattutto quello privato – consente di equilibrare il portafoglio. Non si tratta soltanto di una questione di rendimenti, ma anche di stabilità e resilienza.

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“Con valori ancora inferiori rispetto ai picchi del passato e fondamentali solidi, l’immobiliare offre oggi un punto d’ingresso interessante per chi guarda al lungo termine”, osservano gli analisti di PGIM RE. La stessa BNP Paribas REIM sottolinea come la diversificazione sia la parola chiave: gli asset immobiliari europei, grazie alla loro capacità di adattamento, sono ben posizionati per attrarre nuovi capitali in cerca di sicurezza.

Uno strumento per affrontare il futuro

Mentre l’economia globale attraversa una fase di incertezza, gli investimenti immobiliari rappresentano una risorsa fondamentale non solo per proteggersi dalle turbolenze dei mercati finanziari, ma anche per costruire portafogli più equilibrati e resilienti. In un’epoca in cui il rischio zero non esiste, diversificare con il real estate diventa una scelta strategica per affrontare il futuro con maggiore serenità.



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