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Nuova IRPEF ceto medio (ISEE 28000


Il governo sta lavorando a una nuova fase della riforma fiscale, con l’intendo di introdurre una nuova IRPEF per il ceto medio. 

La misura, in particolare, interesserebbe la fascia di reddito compresa tra i 28.000 e i 60.000 Euro annui, in particolare lavoratori e famiglie.

L’obiettivo è quello di alleggerire il carico fiscale per questa platea di contribuenti che, pur non essendo considerati “ricchi”, contribuiscono in modo determinante al gettito complessivo dell’IRPEF.

NUOVA IRPEF PER IL CETO MEDIO, LA PROPOSTA AL VAGLIO DEL GOVERNO

Come spiegato dal viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, in un’intervista a Il Messaggero, la nuova IRPEF prevede una riduzione dell’imposta per il ceto medio. 

“Non possiamo pensare che chi guadagna 40-50.000 euro sia una persona ricca. Non è così” – ha dichiarato Leo, sintetizzando il cuore della proposta, ovvero: rivedere la pressione fiscale sulla classe media, che oggi rappresenta una parte significativa del tessuto economico italiano, ma che spesso si sente trascurata dalle politiche redistributive.

COME FUNZIONA LA NUOVA IRPEF

La riforma dell’IRPEF in discussione potrebbe nel dettaglio portare a:

  • una rimodulazione degli scaglioni per i redditi tra 28.000 e 60.000 euro;

  • la riduzione delle aliquote effettive, in modo da alleggerire il carico fiscale;

  • possibili deduzioni o detrazioni mirate per famiglie e lavoratori dipendenti.

Se realizzata, questa misura avrebbe un impatto diretto su milioni di contribuenti, dando respiro a un segmento della popolazione che sostiene consumi e crescita.

NODI DA SCIOGLIERE E VINCOLI DI BILANCIO

Nonostante l’entusiasmo, tuttavia, l’intervento dovrà rimanere compatibile con i conti pubblici. “Non abbiamo intenzione di stravolgere gli equilibri di bilancio”, ha dichiarato Leo. Questo significa che il margine per ridurre l’IRPEF dipenderà strettamente dalle risorse disponibili, molte delle quali potrebbero arrivare dal successo della lotta all’evasione.

Il 2024 ha segnato un record nel contrasto alle frodi fiscali: 33,4 miliardi di euro recuperati, un dato senza precedenti. Nei primi mesi del 2025, le entrate tributarie hanno registrato un incremento di 18,8 miliardi (+7,3%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Questi numeri forniscono al governo un margine di manovra più ampio, permettendo di valutare tagli fiscali senza compromettere la tenuta del bilancio. La sfida, tuttavia, sarà trasformare questi risultati straordinari in entrate stabili e strutturali.

La proroga della delega fiscale consente al governo di completare il percorso riformatore avviato due anni fa. Si tratta quindi di una riforma ormai a buon punto, che potrebbe presto entrare nella sua fase più delicata.

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GUIDA ALLA RIFORMA IRPEF E ALLA RIFORMA FISCALE

Per approfondire quali sono le misure messe in atto, vi consigliamo di leggere la nostra guida sulla riforma IRPEF 2025 e quella aggiornata sulla riforma Fiscale 2025.

Potrebbe interessarvi anche l’approfondimento sugli scaglioni IRPEF 2025, così da capire meglio quali sono e cosa cambierebbe.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Vi invitiamo a consultare poi la guida sul Taglio Cuneo fiscale nel 2025 e quello sul taglio dell’IRPEF nel 2025.

Interessanti, poi, le novità sulle detrazioni fiscali nel 2025.

Per scoprire tutte le agevolazioni attive e quelle in arrivo, visitate la nostra pagina dedicata agli aiuti alle persone.

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