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Stare vicini a Elon Musk fa perdere soldi? Lo studio Usa e il consiglio alle aziende: «È una figura divisiva, stategli alla larga»


Secondo il Global Risk Advisory Council, accostare il proprio brand al consigliere di Trump rischia di provocare seri danni alla reputazione dell’azienda

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Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca ha spinto diverse aziende americane,a partire dai colossi Big Tech, a rivedere le proprie strategie per non inimicarsi la nuova amministrazione americana. Da Stellantis, che ha obbedito sùbito alle richieste di riportare la produzione negli Stati Uniti, a Meta, che ha accettato di smantellare i programmi di fact-checking, da sempre invisi alla destra americana. Eppure, allinearsi con gli obiettivi politici della Casa Bianca non sempre paga in termini di affari, soprattutto se c’è di mezzo Elon Musk. O almeno, questo è quanto emerge da una ricerca del Global Risk Advisory Council, che cita la vicinanza al consigliere multimiliardario di Trump come uno degli elementi che più rischiano di danneggiare irreparabilmente la reputazione di un’azienda.

L’effetto Musk sulle aziende

Il sondaggio, riportato dal Guardian, è stato condotto su 117 leader internazionali nel settore degli affari pubblici – compresi alcuni ex capi di Stato – e punta a individuare i principali fattori di rischio per la reputazione di un marchio. In cima alla lista delle strategie considerate più dannose per le aziende c’è proprio l’accostamento del brand a una figura divisiva e controversa come Elon Musk. Per Brett Bruen – presidente della Global Situation Room, la società di relazioni pubbliche che ha commissionato l’indagine – si tratta di «un avvertimento inequivocabile» per gli amministratori delegati delle aziende di tutto il mondo, e in particolare quelle americane. Secondo il 30% delle persone intervistate per il sondaggio, schierarsi con Musk o essere presi di mira da Musk genera la probabilità più alta di danneggiare la reputazione della propria azienda.

I boicottaggi contro Tesla

I risultati della ricerca, fa notare il Guardian, sono in linea con i sondaggi sull’indice di approvazione per il lavoro svolto da Musk alla Casa Bianca. Secondo l’ultima rilevazione della Quinnipac University, il 60% degli elettori americani ha una visione negativa del consigliere miliardario e, in particolare, delle sue politiche di tagli realizzate al Doge, il Dipartimento per l’efficienza governativa. Gli stessi marchi di Elon Musk, d’altra parte, stanno registrando un calo del giro di affari dovuto proprio alle campagne di boicottaggio lanciate in tutto il mondo, in particolare contro Tesla. «L’impatto dell’associazione di un marchio a personaggi influenti nell’attuale contesto politico, fortemente diviso, non può essere sottovalutato, soprattutto con un leader profondamente polarizzante come Musk», si legge nel riassunto dei risultati della ricerca condotta dal Global Risk Advisory Council.

Foto copertina: EPA/Will Oliver | Una protesta contro Elon Musk al National Mall di Washington DC, 5 aprile 2025

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